Ancona, emorragia killer: Guido trovato morto in casa vegliato dal cagnolino

Ancona, emorragia killer: Guido trovato morto in casa vegliato dal cagnolino
ANCONA-  E’ stata la madre a fare la scoperta choc. Era andato a trovarlo, come fa abitualmente un paio di volte alla settimana, per mettere in ordine la casa e fare le...

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ANCONA-  E’ stata la madre a fare la scoperta choc. Era andato a trovarlo, come fa abitualmente un paio di volte alla settimana, per mettere in ordine la casa e fare le pulizie. Ha cominciato a piangere e ad urlare disperata quando ha visto il figlio riverso sul pavimento, in un lago di sangue, vegliato dal cagnolino. Non rispondeva, non si muoveva. Subito la donna ha afferrato il cellulare per chiamare i soccorsi. Ma l’equipaggio del 118 non ha potuto far nulla: il medico ha soltanto constatato la morte, avvenuta da oltre 24 ore, forse da un paio di giorni.

Dramma ieri mattina in via Togliatti, dove il corpo senza vita di Guido Luciani, 46 anni, pescatore anconetano cresciuto agli Archi - aveva uno stand al mercato di piazza d’Armi dove vendeva i suoi prodotti - è stato rinvenuto all’interno del suo appartamento.
 

C’era sangue dappertutto, per questo è subito intervenuta la polizia con tre pattuglie delle Volanti e con gli agenti della Squadra Mobile, insieme al medico legale: all’inizio gli investigatori hanno preso in considerazione tutte le ipotesi, inclusa quella dell’omicidio che, però, si è via via sgonfiata perché in casa non sono state trovate armi né segni di scasso, era tutto in ordine e, soprattutto, sul cadavere, da un primo esame, non sono stati rinvenuti fori, tagli o ferite tali da far pensare a una morte violenta. E infatti anche il sospetto del suicidio è stato scartato. Molto probabilmente si tratta di una morte per cause naturali, dovuta forse a un’emorragia interna, ma per la certezza assoluta bisognerà attendere l’esito degli accertamenti tecnici, disposti dal pm Serena Bizzarri, che verranno svolti stamattina nella clinica di medicina legale di Torrette. Se necessario, si procederà anche con l’autopsia che non è stata ancora fissata. Le urla di disperazione della madre e dei familiari del 46enne hanno riecheggiato per tutta la mattina nel quartiere di Monte Dago. L’uomo, che viveva da solo, secondo gli accertamenti della polizia soffriva da tempo di varie patologie, per questo assumeva diversi farmaci, inclusi anticoagulanti. Aveva accusato un malore anche pochi giorni fa. E’ probabile che si sia sentito male tra sabato e domenica mentre si trovava in salotto, a causa di un’emorragia interna: si sarebbe trascinato verso il bagno con il briciolo di forze rimaste, lasciando una lunga scia di sangue sul pavimento, senza però riuscire a chiamare aiuto.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico