Ancona, è morta Edi Pensalfini La psicologa e artista aveva 38 anni

Edi Pensalfini morta dopo una lunga battaglia contro un male incurabile
ANCONA - Ha combattuto per quattro anni contro un male che ne ha lentamente consumato il corpo, mai lo spirito. Si è arresa domenica sera, stretta nell'abbraccio del...

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ANCONA - Ha combattuto per quattro anni contro un male che ne ha lentamente consumato il corpo, mai lo spirito. Si è arresa domenica sera, stretta nell'abbraccio del marito Giuseppe e dei genitori, Maurizio e Annalisa. «Adesso mi faccio un viaggetto, poi quando mi sveglio vi racconto tutto», ha sussurrato ai suoi cari prima di essere sedata. Per i medici non c'era più niente da fare, ma fino all'ultimo ha regalato un sorriso a chi piangeva per lei. Se n'è andata a 38 anni con la serenità di chi ha conosciuto la fede Edi Pensalfini, psicologa, artista ed educatrice anconetana, vinta da una malattia del sangue incurabile.

I funerali si terranno domani alle 14 nella parrocchia del Cristo Divino Lavoratore a piazzale Camerino. Nel suo lungo e doloroso percorso, Edi non si è mai rassegnata. Ha combattuto strenuamente, pur consapevole che non esisteva una cura, se non quella spirituale, fatta di fede e preghiera. Ha donato la sua vita agli altri, come educatrice per portatori di handicap nel centro riabilitativo "Il Sole" a Posatora, finché la malattia le ha consentito di lavorare. E il sole, fonte di luce, di amore e di vita, ha voluto rappresentare in un mosaico in vetro lavorato e foglie d'oro zecchino realizzato con le sue stesse mani e con l'aiuto dell'architetto Vittoria Ribighini e Alessandro Scuppa. Migliaia di tessere luccicanti, abbinate una all'altra con pazienza e con un formidabile collante: l'amore per il Signore e quindi per la vita. Ma Edi era anche una scrittrice. "Il pianeta della pace": così s'intitola il libro, mai pubblicato, incentrato sul senso profondo della vita. Narra la storia di un gruppo di bambini accomunati fin dall'infanzia da uno sfortunato destino e chiamati a fronteggiare le dure sfide della vita da soli, senza l'aiuto dei genitori, con una missione: salvare il mondo dalla malvagità dilagante. Ci riusciranno grazie a un dono prezioso ricevuto da una civiltà antichissima: l'Amore.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico