Spaccio al parco, droga nei vasetti Due giovanissimi finiscono in carcere

Spaccio al parco, droga nei vasetti Due giovanissimi finiscono in carcere
ANCONA - Lo strano andirivieni di giovani nei pressi del Parco di Posatora, soprattutto nelle ore del pomeriggio, insospettiva non solo gli agenti delle Volanti ma anche alcuni...

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ANCONA - Lo strano andirivieni di giovani nei pressi del Parco di Posatora, soprattutto nelle ore del pomeriggio, insospettiva non solo gli agenti delle Volanti ma anche alcuni residenti della zona che non esitavano a segnalare al 113 la presenza di strani individui nell’area pubblica.


Ieri pomeriggio gli agenti delle Volanti notavano un gruppetto di ragazzi che sembravano attendere qualcuno: il loro atteggiamento alquanto goliardico attirava l’attenzione dei poliziotti che decidevano di monitorarli da lontano. Poco dopo sopraggiungeva un’auto con a bordo due individui che con i finestrini abbassati chiamava a raccolta la combriccola.

Mentre erano intenti a confabulare, il guidatore si accorgeva dagli specchietti retrovisori della Pantera e, pur di sfuggire al controllo di Polizia, riavviava il motore e fuggiva a tutta velocità verso il centro. I due venivano subito bloccati ed identificati: alla guida un cittadino italiano, 21 anni residente nel capoluogo, al lato passeggero un cittadino originario della Tunisia, residente nel comune Falconara Marittima, ma di fatto domiciliato presso l’abitazione del primo, entrambi pluripregiudicati per reati in materia di sostanze stupefacenti.

Durante le fasi del controllo, addosso al 21nne veniva rinvenuta una bustina contenente un miscuglio di tabacco e marijuana, mentre negli slip del tunisino veniva trovato un incarto trasparente contenente marijuana nonché una mazzetta di soldi (350 euro tutti in banconote da 10 e 5 euro). Inutili i tentativi di giustificare il possesso della droga con l’uso personale: estesa la perquisizione all’abitazione, gli agenti rinvenivano all’interno della camera in uso ai due una notevole quantità di sostanza stupefacente occultata in barattoli di vetro ermeticamente sigillati per non disperderne le qualità.


In particolare “il fumo”, circa mezzo etto, era riposto dentro barattoli degli omogenizzati per neonati e dentro vasetti per le conserve, nascosti tra gli indumenti sapientemente ripiegati all’interno dell’armadio. Sotto al materasso veniva rinvenuto anche un bilancino di precisione e dischetti di plastica già tagliati pronti per il confezionamento delle dosi. Tra la rete e il telaio di legno del letto venivano rinvenuti 190 euro suddivisi in tre mazzette: una contenente banconote da 10 euro, un’altra da 20 euro e la terza da 5 euro. Accompagnati presso gli Uffici della Questura, dopo le formalità di rito venivano tratti in arresto. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico