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ANCONA Stando all’accusa, faceva la spola tra Ancona e Milano per rifornirsi di cocaina e poi spacciarla al dettaglio nell’hinterland dorico. Un viaggio, con auto prese in prestito, compiuto una volta ogni quindici giorni. Il tempo di fare incetta di polvere bianca dal rifornitore e poi giù verso Chiaravalle, nel bed and breakfast utilizzato (secondo gli investigatori) come base per smistare e preparare la droga da vendere ai clienti, ormai diventati abitudinari. Il giro di spaccio è stato fermato ieri mattina dalla sezione Narcotici della Squadra Mobile di Ancona.
Vicino al supermarket
Hanno bloccato la pusher, una 23enne albanese residente a Milano, al confine tra i territori di Falconara e Montemarciano, nei pressi di un supermercato. Era appena scesa dall’auto di un uomo quando è stata perquisita: negli slip è stato trovato un etto di cocaina, posta sotto sequestro. Le ulteriori ispezioni, effettuate nel suo alloggio, hanno permesso di mettere sotto chiave altre dosi e materiale atto al confezionamento e alla pesatura della sostanza. La giovane, su indicazione del pm Paolo Gubinelli, è stata arrestata e portata nel carcere femminile di Villa Fastiggi, a Pesaro, con l’accusa di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio.
Gli spostamenti
Da un po’ di tempo i detective della Mobile dorica diretti dal vicequestore Carlo Pinto erano sulle tracce della 23enne. Un lavoro investigativo non semplice, reso difficoltoso non solo dai continui viaggi tra la Lombardia e le Marche, ma anche per gli spostamenti della donna a livello locale. Stando alle risultanze ottenute sul campo, infatti, la 23enne si muoveva tra Chiaravalle, Falconara e Montemarciano.
In pratica, ovunque c’era da prendere contatto con i clienti. Per smerciare le confezioni di droga preparata nel suo alloggio, gli investigatori hanno riscontrato che la 23enne usava prevalentemente i parcheggi del cimitero di Chiaravalle e di due centri commerciali della zona che raggiungeva a bordo di un’automobile presa in prestito e, quindi, non riconducibile a lei. Ieri mattina, è stata fermata mentre scendeva dalla vettura di un uomo (a cui non è stata trovata droga). Lei aveva oltre un etto di cocaina negli slip. Quando gli agenti le hanno chiesto dove alloggiasse, ha riferito un luogo diverso dal B&B dove risultava essere domiciliata. I poliziotti, comunque, sapevano di dover andare a controllare la stanza situata nella struttura di Chiaravalle, completamente estranea ai fatti. L’ispezione all’interno dell’alloggio ha permesso di rinvenire altre dosi di cocaina già confezionate e pronte per essere smerciate e una valigia. Stando all’ipotesi accusatoria, veniva usata come banco da lavoro poiché all’interno sono stati trovati altri ritagli di cellophane, un bilancino di precisione e 5 confezioni di Actigrip, medicinale utilizzato presumibilmente per tagliare la cocaina.
Soldi e bilancino
Sotto sequestro sono finiti anche soldi (100 euro), un bilancino di precisione e delle forbici. La 23enne è stata arrestata e trasferita in carcere. È l’ennesima operazione antidroga portata avanti dalle forze dell’ordine negli ultimi 15 giorni. A fine settembre, era stato ammanettato un 29enne albanese trovato in via Fazioli, ad Ancona, con tre etti e mezzo di cocaina. Poi, era toccato al 58enne residente a Civitanova bloccato dalla Guardia di Finanza al casello di Montemarciano: dentro l’auto aveva un involucro contenente un chilo di polvere bianca.
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Corriere Adriatico