ANCONA - Covid, l’emergenza non è passata e la guardia non si può abbassare. L’ospedale di Torrette perde la bandierina Covid Free che era stata...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LEGGI ANCHE:
Incidente lungo la Variante: centauro dopo l'urto con un'auto finisce in un fosso nel punto tante volte teatro di tragedie
Un altro segnale che bisogna continuare a prestare grande attenzione per evitare che l’epidemia possa riprendere vigore deriva dal fatto che stanno aumentando le persone che sono in quarantena, cioè che sono entrate in contatto con contagiati: in un giorno solo sono balzati da 496 a 556. Il dato, diffuso dal Gores, si riferisce all’intera regione.
Ieri mattina intanto è scattata la maxi sanificazione di Palazzo del Popolo dopo la segnalazione del dipendente comunale positivo al Covid. Un piano dopo l’altro, come si è assicurato Luca Talevi della Fp Cisl, sono stati bonificati tutti gli uffici del palazzo di piazza XXIV Maggio. L’attenzione resta comunque alta tra i lavoratori, fortemente preoccupati anche se da settimane in Comune vengono applicate le misure previste dal protocollo di sicurezza. Anche ieri mattina è stata misurata la febbre ai lavoratori, è stato raccomandato l’utilizzo delle mascherine nel caso di contatti ravvicinati e dei gel igienizzanti. Un Comune dove si è tornati al lavoro in presenza visto che è stato imposto lo stop dello smart working, ad eccezione di due giorni al mese e per i lavoratori più fragili.
«Avevamo insistito per sfruttare la possibilità di ricorrere allo smart working sino alla fine del mese - afferma Simone Morbidoni, Fp Cgil - e di non accelerare il ritorno di tutti i lavoratori. Ora abbiamo chiesto alla direzione generale di effettuare i tamponi ai colleghi che sono stati a stretto contatto con il lavoratore risultato positivo, così da poter tenere sotto controllo il potenziale focolaio. Inoltre i dirigenti dovrebbero potenziare i controlli degli addetti alla sicurezza interna sul rispetto dell’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, così da evitare che si abbassi troppo la guardia. Tra i lavoratori dopo la segnalazione di martedì c’è una forte preoccupazione - sottolinea Morbidoni - ma se il Comune risponde in maniera appropriata, isolando i casi e riducendo il più possibile le occasioni di potenziale contagio, i lavoratori non potranno che apprezzare la risposta sul campo». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico