Ancona: clochard, writer e vandali padroni di piazza Pertini. Adesso cambierà qualcosa?

Ancona: clochard, writer e vandali padroni di piazza Pertini. Adesso cambierà qualcosa?
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ANCONA Una landa desolata, cartolina di un degrado mai sanato. Chi arriva dall’ingresso di via Palestro capisce presto, con lo sguardo perso nel vuoto progettuale, che deve mettere da parte i sogni che potrebbe vantare una delle principali agorà del capoluogo di regione, per scontrarsi con una realtà sciatta e dimenticata, che prende il nome di piazza Pertini. Una piazza che, sulla carta, potrebbe essere maestosa, considerando la grandezza dell’area e la presenza del capolavoro dei Rinoceronti di Trubbiani, scultura peraltro collocata in posizione defilata. Guardando ai fatti, piazza Pertini è uno dei tanti tasselli cittadini che sono stati messi da parte. Che la nuova amministrazione comunale ha il dovere di rimettere in sesto. 

 


La cura

Perché lo chiedono i commercianti, i residenti e tutti i cittadini che hanno a cuore la piazza. È il momento di averne cura, organizzarci degli eventi (no quei 2 o 3 all’anno) e alzare il tiro. Le potenzialità ci sono tutte. Ma prima serve un progetto, che deve partire dalla rimozione degli strati di degrado che da tempo invadono la piazza, non rendendola attrattiva.

Gli scarabocchi

Basta guardare all’ondata di graffiti che invadono più o meno in maniera costante il perimetro dell’area. I writer insistono nell’imbrattare l’imponente statua dei Rinoceronti. Bande di ragazzi sullo skateboard percorrono in lungo e in largo un luogo da sempre in cerca di un senso e di una trama cittadina. Gli arredi urbani, già al centro delle critiche mosse fin dall’inaugurazione, andrebbero svecchiati e rimessi a nuovo. Alcune panchine sono spaccate. Per non parlare della sporcizia che si può trovare in alcuni punti della piazza. Proprio dietro alla Mater Amabilis si trovano sacchi della spazzatura e i residui di un giaciglio improvvisato. Tempo fa, lì aveva trovato rifugio un clochard. Per impedire l’occupazione della piazza e spazzare via un po’ di degrado, l’Agenzia delle Entrate, che confina con la piazza, ha dovuto imbastire una rete metallica protettiva. 

I cestini improvvisati

E poi: le fioriere sono diventate ormai dei cestini. Al loro interno si può trovare di tutto: bottiglie di birra, fazzoletti, yogurt e pacchetti di sigarette. Nel prato verde che si apre davanti alla mega scultura ci sono tracce di cartoni e bivacchi. Segni non riconducibili ai pic nic dei turisti (che probabilmente neanche arrivano in piazza Pertini) ma agli alloggi improvvisati di qualche sbandato. E ancora: sulla pavimentazione si creano di tanto in tanto delle pozzanghere, le mattonelle sono rotte e disconnesse e il parcheggio selvaggio divampa, con orde di motorini che invadono pericolosamente le zona pedonale. Il capitolo riqualificazione e nuova copertura di piazza Pertini ha attraversato tutte le ultime amministrazioni. Incassando sempre un rinvio da un anno all’altro. Vuoi per mancanza di finanziamenti, vuoi per ipotesi d’utilizzo transitorie. Ogni tanto la piazza viene utilizzata come punto di riferimento per le kermesse mangerecce. Quest’estate non ci sarà il torneo di calcio a cinque. Negli ultimi due anni ha perso anche Choco Marche, l’evento di punta che precede il cartellone di Natale. È ormai arrivato il tempo di cambiare definitivamente rotta.

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Corriere Adriatico