OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
ANCONA Sulle De Amicis aleggia ancora il nulla cosmico. La ricostruzione della palestra resta avvinghiata in un cortocircuito tecnico. Il progetto è fermo allo step intermedio, quello definitivo. Gli elaborati prodotti dai progettisti per raggiungere lo stadio esecutivo non hanno incontrato l’ok degli uffici comunali, che hanno ritenuto i documenti incompleti. Quindi rispediti al mittente con richiesta di approntare le parti mancanti.
Le criticità
Risultato: il recupero di quella parte della scuola è rimasta cristallizzata alla scorsa estate, quando le ruspe hanno abbattuto il manufatto appena ricostruito a causa di alcune criticità strutturali.
«Con il sindaco ci siamo dati come termine la fine di marzo per decidere se rompere i rapporti con lo studio di progettazione, al quale abbiamo già applicato tutte le penali» ha spiegato Tombolini, che sul peggiore degli scenari mette le mani avanti. «Potete immaginare quale percorso si metterebbe in moto con la risoluzione del contratto in danno - precisa -: una causa e tutto ciò che comporta».
Lo scenario
Una situazione che ricalca a pieno la questione Verrocchio. Braccio di ferro Comune e impresa - in questo caso progettisti -, minacce di rescissione del contratto e poi, come sembra si prospetti, la prosecuzione obtorto collo. Tombolini parla per metafore: «La malattia è un progetto approvato nel 2018 e su cui ancora aspettiamo la cantierizzazione, dopo una grave défaillance a seguito della demolizione del corpo fabbricato». Solo che la medicina alla malattia non c’è. Le De Amicis sono ancora senza palestra e il futuro della scuola è appeso ad una decisione che il Comune si riserverà di prendere a fine mese. E intanto il tempo se ne va, cantava Celentano.
Leggi l'articolo completo suCorriere Adriatico