Ancona, decoro in piazza: adesso il sindaco Silvetti dovrà accordarsi con l'ex sindaca Valeria Mancinelli

E adesso il sindaco Silvetti dovrà accordarsi con Valeria Mancinelli
ANCONA Da nemica elettorale adesso dovrà in qualche modo farsela... amica. Se vuol vincere la sfida per il decoro in piazza Cavour, il sindaco Daniele Silvetti dovrà...

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ANCONA Da nemica elettorale adesso dovrà in qualche modo farsela... amica. Se vuol vincere la sfida per il decoro in piazza Cavour, il sindaco Daniele Silvetti dovrà scendere a patti anche con chi l’ha preceduto sullo scranno più alto di Palazzo del Popolo. Sì perché l’avvocato Valeria Mancinelli ha il suo studio legale proprio sopra i portici. Anche lei ogni giorno si affaccia sul degrado, lo vede con i propri occhi, lo tocca con mano.

 

L'intreccio

Eppure in dieci anni di governo cittadino, in cui ha dato vita a maxi opere (alcune delle quali ancora da completare), non è riuscita nell’impresa che sembrava più semplice: ritinteggiare le arcate sotto cui passeggia (e passeggiava quand’era sindaca) ogni giorno per andare al lavoro. La stessa piazza Cavour è stata riqualificata proprio sotto l’egida della giunta Mancinelli, ma sono stati trascurati i portici, da decenni aggrediti dai vandali, dai piccioni e dall’inesorabile scorrere del tempo, come se fosse più facile appaltare lavori milionari anziché mettere d’accordo dei condomini. Il paradosso è che adesso Silvetti (avvocato) dovrà trovare un’intesa anche con l’ex prima cittadina e collega, visto che è a tutti gli effetti una delle inquiline della zona. Con lei e con il drappello di legali che condividono l’attività presso lo studio legale Stecconi. Ma non sono i soli.

Nella zona dei portici insistono diversi studi importanti, tra notai, commercialisti, revisori contabili, consulenti. Professionisti che, si spera, accetteranno di mettersi a tavolino, insieme agli amministratori dei vari condomini e ai rappresentanti dell’Amministrazione civica, per raggiungere un punto d’incontro su quello che dovrebbe essere un obiettivo comune: restituire decoro e dignità ad un angolo del capoluogo per troppo tempo dimenticato. Tutte le città del mondo sanno valorizzare i propri portici.

Non occorre fare tanti chilometri: basta pensare a Senigallia. Ancona no. Ha gli Archi (solo recentemente riqualificati, ma c’è tanto da fare in termini di offerta commerciale), ha piazza Cavour. Eppure, continua a vincere l’incuria. 

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Corriere Adriatico