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ANCONA - Due anni e due mesi di reclusione per aver picchiato la moglie davanti ai loro figli. È questa la condanna inflitta ieri mattina dal gup Paola Moscaroli a un 37enne albanese residente a Loreto.
L’uomo, difeso dall’avvocato Emanuele Senesi, era accusato di maltrattamenti in famiglia. Si è proceduto con il rito abbreviato dopo il giudizio immediato chiesto e ottenuto dalla procura, tanto erano forti gli elementi probatori contro l’imputato. Il procedimento penale è terminato nell’arco di tre mesi, anche grazie all’attivazione delle procedure del Codice Rosso.
La denuncia della vittima, costituitasi parte civile al processo, infatti risale allo scorso febbraio. È stata elaborata dai carabinieri della stazione mariana e poi trasmessa negli uffici della procura di Ancona. Nel giro di poco, nei confronti dell’uomo è stata emessa dal gip la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla moglie. Stando a quanto emerso, i soprusi sarebbero soprattutto legati all’abuso di alcol da parte del 37enne. Quest’ultimo avrebbe inizio un percorso per disintossicarsi e tentare poi, in un prossimo futuro, la riconciliazione con la coniuge. La denuncia della vittima è partita dopo l’ultimo episodio avvenuto tra le mura domestiche e risalente allo scorso 22 febbraio. Si è trattato per la donna della goccia che ha fatto traboccare il vaso dopo mesi di abusi, minacce e violenze imputate al marito.
Stando a quanto contestato, in quella data l’uomo – all’apice dell’ennesima e futile discussione – avrebbe preso la moglie per i capelli per poi sbatterla a terra con violenza.
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Corriere Adriatico