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ANCONA - Una leva per risvegliare la città, l’amministrazione Silvetti l’ha trovata: gli eventi. «Ora ve li abbiamo portati, gli alibi sono finiti». L’inciso è dell’assessore ai Grandi eventi, Angelo Eliantonio. Fa seguito al dibattito sulla risposta non proprio brillante da parte del mondo del commercio domenica, in occasione del Carnevale di Ancona. Cinquemila persone in centro, bar e negozi hanno risposto a macchia di leopardo. Eppure erano gli stessi esercenti, un tempo, a chiedere più eventi al Comune promettendo un’accoglienza di massa.
«Noi ci siamo messi tutti in discussione e abbiamo scelto di rischiare molto da settembre ad oggi» mette i puntini sulle “i” l’assessore. E lancia il monito: «Ci vuole più coraggio da parte di tutti, ce lo aspettiamo». Il senso è assolutamente in linea con l’esortazione fatta dal sindaco Daniele Silvetti l’altro giorno sulle nostre pagine, quando ha chiesto ai commercianti «un impegno oltre l’ordinario».
La filiera
La sveglia è suonata. Ma al di là dell’invito di sindaco e assessore, bisogna mettere in connessione la filiera.
Il salto di qualità
All’orizzionte si vede già la prua delle crociere pronte ad attraccare al porto. La prima toccata il prossimo 5 aprile. «Dobbiamo farci trovare pronti - riprende Eliantonio -. E anche sul tema dell’accoglienza turistica, se vogliamo fare il salto di qualità, è necessario che gli esercenti facciano quel passo in più». Le imprese tutte, ma in particolare quelle di vicinato, quin di bar, ristoranti, negozi, non se la stanno vedendo molto bene. La crisi è palpabile. Ma l’iniezione che un amministrazione pubblica può dare, al netto di sgravi e agevolazioni, è imprimere una vivacità maggiore ad un territorio. «E questo è stato fatto, è innegabile - sottolinea Eliantonio -. Da settembre ad oggi i risultati sono sotto gli occhi di tutti».
La vocazione
A questo punto bisogna lavorare di cesello su un altro aspetto: l’attitudine. «Quella che chiamiamo vocazione turistica - spiega l’assessore -. Non si costruisce dall’oggi al domani. Ci vuole tempo». E quel tempo è arrivato. «Siamo passati da anni in cui le associazioni di categoria non avevano un ruolo perché la precedente Amministrazione non aveva orecchie - incalza Eliantonio -, noi abbiamo scelto di dargli invece un ruolo e glielo diamo ancora più forte nella Consulta». È arrivato il tempo del riscatto, ed è finito quello delle scuse. Il primo banco di prova è tra due mesi. Staremo a vedere.
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Corriere Adriatico