ANCONA - L’ha seguito per strada, nella penombra. Si è avvicinato e l’ha sorpreso alle spalle. «Dammi tutti i soldi» gli ha sussurrato...
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Mentre il rione si prepara al Periferia Pride, con il sindaco Valeria Mancinelli attesa alle 19 in piazza del Crocifisso, qui i residenti sono costretti a fare i conti con l’allarme sicurezza e un’escalation di violenza sempre più preoccupante. Erano le 3 dell’altra notte quando un netturbino anconetano, residente al Piano, è uscito di casa per andare al lavoro. L’uomo, di circa sessant’anni, addetto alla pulizia delle strade per conto del Comune, si è incamminato lungo corso Carlo Alberto, ha superato la rotatoria ed è sbucato in via Marconi. Passeggiando sotto il porticato si è accorto di un’ombra alle sue spalle, via via sempre più vicina. Ha svoltato in via Mamiani, ma nei pressi del parcheggio multipiano è stato raggiunto alle spalle. Nel buio, il balenio di una lama puntata al collo, accompagnato dal brivido di poche parole scandite con precisione: «Dammi tutti i soldi che hai».
Il netturbino, terrorizzato, ha avuto la prontezza di riflessi di difendersi. Con coraggio, ma anche con un pizzico di incoscienza perché non sapeva con chi avesse a che fare, è riuscito a disarmare il malvivente, che però non ha mollato. Anzi, ha fatto partire una scarica di pugni contro il sessantenne, crollato a terra dolorante. Nella colluttazione, il rapinatore è riuscito a scappare a piedi verso la stazione con il portafoglio della vittima che la polizia ha ritrovato pochi metri dopo, abbandonato sul ciglio della strada: i documenti c’erano, non i soldi. Un bottino irrisorio: appena cinque euro. Ma la paura è stata enorme. La vittima ha subito chiamato il 113. Agli Archi è sopraggiunta una Volante della questura che ha dato la caccia al malvivente, senza successo. L’uomo malmenato è stato medicato sul posto dal 118. «Mi ha puntato alla gola un coltello lungo 20 centimetri» ha raccontato agli inquirenti, senza però riuscire a fornire una descrizione del misterioso rapinatore, tra lo choc e l’oscurità. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico