Biglietti per i Coldplay spariti in pochi minuti e rivenduti anche a mille euro: rabbia dei fan anconetani, scatta l'esposto

Biglietti per i Coldplay spariti in pochi minuti e rivenduti anche a mille euro: rabbia dei fan anconetani, scatta l'esposto
ANCONA - Sono rimasti in fila (virtuale) anche per quattro ore. Per poi riuscire ad entrare nel sistema ufficiale e vedere sulla schermata: «Biglietti non più...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

ANCONA - Sono rimasti in fila (virtuale) anche per quattro ore. Per poi riuscire ad entrare nel sistema ufficiale e vedere sulla schermata: «Biglietti non più disponibili». Alla rassegnazione, poco dopo, ha fatto seguito la rabbia, esplosa quando sui circuiti secondari di rivendita sono riapparsi i ticket tanto sognati. Non più al prezzo originale, ma maggiorati in maniera esponenziale. Anche più di mille euro per vedere i Coldplay allo Stadio Olimpico. 

 


La segnalazione


Alcuni fan anconetani della band britannica, attesa a Roma per quattro date a luglio 2024, si sono rivolti agli avvocati Andrea Nobili e Bernardo Becci dopo la beffa subita, sospettando che qualcosa di potenzialmente illecito possa essere avvenuto sul web. I legali hanno così presentato un esposto alla Polizia Postale delle Marche e all’Agcom, sostenendo la «violazione delle norme sul secondaty ticketing, con la vendita di biglietti, accaparrati e sottratti al mercato, con prezzi fino a dieci volte superiori rispetto al costo nominale». L’esposto è stato presentato venerdì, giorni in cui sarebbero dovute iniziare le prevendite per le date aggiuntive del 15 e 16 luglio (12 e 13 erano già programmate). 

 


Come scritto nell’esposto «la prevendita dei biglietti non sembra essersi svolta con modalità regolari, tali da impedire un fenomeno di bagarinaggio tecnologico online, in quanto gli stessi sono stati esauriti nel giro di pochi minuti. Salvo, poi, essere subito rimessi in vendita sui canali non ufficiali con prezzi maggiorati anche di dieci volte». Si partiva, per il posto sul prato, dal prezzo ufficiale di 109 euro. I due legali anconetani hanno chiesto agli organi competenti di eseguire i dovuti accertamenti e, nell’eventualità, individuare i responsabili del bagarinaggio, sanzionando i circuiti di rivendita illegali. Detto questo, sarà difficile per i fan dorici rimasti a bocca asciutta accaparrarsi un biglietto a un prezzo corretto. 

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico