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ANCONA «I migranti sui lettini dei bagnanti? No, questa non è civiltà». Giorgio Bartolucci è un assiduo frequentatore della spiaggia del Passetto e negli ultimi mesi non sono state rare le scene di bivacco e vagabondaggio a cui ha assistito, tanto di aver pure visto «delle tende da campeggio sulla parte di cemento della spiaggia. Non penso appartengano ai turisti».
I dormitori
Alcuni «dormono sotto le scale dell’ascensore» altri sono stati visti appoggiare stracci e vestiti su alcuni fili improvvisati. Ora, i disperati sembrano aver inglobato pure i lettini dei bagnanti. «Le istituzioni - insiste Bartolucci - devono intervenire, ma per davvero. La situazione di degrado qui si vede, non è bella né per noi, e nemmeno per quelli che sono costretti a dormire all’aria aperta».
La questione igienica
«C’è pure chi - racconta un altro frequentatore del Passetto - va a farsi il riposino sulle panchine della Pineta o ai laghetti. Il problema, di certo, è anche di tipo igienico e non è neanche giusto che chi paga il servizio in spiaggia si ritrova, la sera, i lettini occupati. Questa ormai è la realtà, fa parte del Passetto. Non dipende certo di chi ha in gestione la spiaggia, ma dalla situazione che c’è ora ad Ancona». Perché i richiedenti asilo, considerando l’esiguità del numero delle strutture di accoglienza, sono un po’ ovunque. Cerusico, storico titolare dello stabilimento, fa quello che può: vigilanza e controlli («quando li vediamo sui lettini, è ovvio che li mandiamo via e po sanifichiamo») ma gli angoli della spiaggia sono innumerevoli. E quando cala il sole, ecco che la disperazione avanza, tra materassini, giacigli improvvisati e stracci. «Ma di queste persone non se ne occupa nessuno?» si chiede la bagnante Lella. «Fa brutto vederle, perché non è dignitoso. Le istituzioni devono essere in grado di risolvere la questione». Dello stesso parere Cinzia Pasquinelli: «Non è dignitoso vederli ciondolare in giro. Non è tanto una questione di fastidio, dispiace vederli ridotti così».
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