Ancona, clochard di notte sui lettini: scatta il blitz anti-bivacchi. Pronta una task force al Passetto

I clochard sui lettini dello stabilimento del Passetto
ANCONA - L’emergenza richiedenti asilo e senza fissa dimora galoppa al Passetto. E il Comune cerca di dare una risposta immediata. Blitz ieri mattina degli agenti della...

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ANCONA - L’emergenza richiedenti asilo e senza fissa dimora galoppa al Passetto. E il Comune cerca di dare una risposta immediata. Blitz ieri mattina degli agenti della polizia locale lungo la spianata di cemento della spiaggia cittadina per un sopralluogo anti-clochard (che non sono stati trovati). L’intervento, con almeno due pattuglie automontate e altrettante in moto, è arrivato il giorno dopo la notizia diramata dall’amministrazione comunale sull’incremento delle azioni di verifica, controllo e prevenzione sul territorio per quanto riguarda la presenza di senza fissa dimora su tutto il territorio comunale.

Il sopralluogo

Gli agenti del comando delle Palombare sono arrivati al Passetto di prima mattina, quando praticamente in spiaggia i bagnanti si potevano contare ancora sulla punta delle dita. Armati di taccuino, gli operatori sono arrivarti fino alla zona della Seggiola del Papa per constatare eventuali bivacchi. Bivacchi che era stati segnalati alle 22 di lunedì, quando almeno quattro ragazzi hanno preso possesso dei lettini dello chalet con coperte e zaini.

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L’attesa

Si tratta prevalentemente di richiedenti asilo, di origine bengalese e pakistana, che vivono alla giornata in attesa di ottenere la protezione internazionale. Dormono dove trovano posto, che sia sul cemento della spiaggia, sui lettini, in tende improvvisate, e poi all’alba se ne vanno. Disperati in cerca di un riparo e di un letto per la notte. Durante il giorno lasciano i loro effetti personali, coperte, stracci e pezzi di materasso nella grande aiuola “abbracciata” dalle scale dell’ascensore che conduce in spiaggia. «Lì si trova di tutto» diceva l’altro ieri una bagnante, indicando proprio il deposito abusivo.

I precedenti

Certo è che l’emergenza-bivacchi non è nuova, tanto che anche quindici giorni fa gli agenti della polizia locale erano arrivati in spiaggia per i controlli e far sgomberare i migranti e i clochard dalla spiaggia. Il problema sembra essere proprio questo: i disperati vengono fatti allontanare, il luogo dove erano accampati torna momentaneamente libero, ma dopo qualche giorno le criticità si ripresentano puntuali. Bene i controlli e i provvedimenti: ma bastano a risolvere la situazione di disagio che vivono cittadini e migranti?

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Corriere Adriatico