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ANCONA - Pochi giorni fa li avevano fotografati al parco di Villa Beer, alle Grazie. Poi in via Del Conero, vicino alle scuole e alla chiesa. L’ultimo avvistamento è di ieri all’alba, all’interno dell’ex Crass di via Cristoforo Colombo. I cinghiali continuano ad avvicinarsi. Ormai sono in città.
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Ad immortalarli, stavolta, è stato un medico che stava per prendere servizio nei locali del poliambulatorio del Piano.
L’ennesima segnalazione è arrivata alle autorità competenti, dopo quelle che si sono susseguite nei giorni scorsi. «La colpa è del lockdown», ha spiegato l’ente Parco del Conero che si occupa del contenimento dei cinghiali. La loro minacciosa presenza in città è « da considerarsi una diretta conseguenza della limitazione delle attività umane. Proprio a causa dello stop imposto dall’emergenza pandemica, contestualmente ad una minore attività umana sul territorio, la popolazione di ungulati presente sul Conero ha potuto espandere il proprio raggio di interazione con il centro urbano». Eppure nel periodo agosto 2019-luglio 2020 sono stati effettuati 316 prelievi di cinghiali (trappolamenti inclusi) e nel 2020 sono stati abbattuti 295 capi, +9,3% rispetto al 2019.
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