Carezze osé a una ragazza in centro: giovane somalo condannato per violenza sessuale

Carezze osé a una ragazza in centro: giovane somalo condannato per violenza sessuale
ANCONA  - Ubriaco, si era avvicinato a due ragazze che stavano passeggiando a piazza Cavour, prendendone di mira una, tra palpate al seno e al sedere. È stato...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

ANCONA  - Ubriaco, si era avvicinato a due ragazze che stavano passeggiando a piazza Cavour, prendendone di mira una, tra palpate al seno e al sedere. È stato condannato dal gup Alberto Pallucchini a scontare un anno e quattro mesi di reclusione, pena sospesa, un cittadino somalo di 22 anni, residente ad Ancona. L’uomo, difeso dall’avvocato Mauro Saraceni, doveva rispondere di violenza sessuale per l’episodio avvenuto nella notte del 13 giugno del 2020, in una delle principali piazze della città. 

 


L’imputato, condannato con il rito abbreviato, era stato identificato subito dopo l’episodio dai carabinieri del Norm. Contro di lui si è sempre proceduto a piede libero. Vittima della violenza contestata era stata una ragazza di 21 anni, residente a Camerano, che non si è costituita parte civile. Al momento degli abusi si trovava in compagnia di un’amica, poco più grande di lei. Avevano terminato ormai la serata quando era avvenuta l’aggressione, attorno all’una e trenta. Stando a quanto ricostruito, in quel momento il 22enne somalo si trovava a bere birra su una panchina di piazza Cavour. Non era il primo drink ingurgitato durante la serata. Le due ragazze stavano invece transitando lungo la piazza con in mano il cellulare, collegate per fare un video o una storia in diretta. Con lo smartphone avevano inquadrato accidentalmente l’imputato con l’intenzione di prendere la veduta sulla piazza. 


Sarebbe bastato questo a farlo scattare verso le due amiche. Da quanto contestato, aveva prima chiesto che venisse cancellato il video per poi allungare le mani. Aveva dunque afferrato con forza la 21enne con l’intento di recuperare il cellulare. Nel tentativo di prenderlo – sostiene la procura - ne aveva anche approfittato per palpeggiarle prima il fondoschiena e poi il seno. La vittima era stata immediatamente difesa dall’amica, intervenuta per strapparla dalla morsa dello straniero che, di lasciare la 21enne, non ne voleva sapere. Alla fine, la più giovane delle due era riuscita a scappare e a chiamare i carabinieri. 


Immediato l’arrivo dei militari della Sezione Radiomobile del Norm, mentre era ancora in corso la telefonata al numero unico di emergenza. Il somalo era stato bloccato, identificato e portato in caserma per tutti gli accertamenti. In un primo momento se l’era cavata con una multa per ubriachezza molesta. Dopo qualche giorno era arrivata la denuncia per violenza sessuale. Ad inchiodare lo straniero non solo le testimonianze delle due ragazze ma anche le immagini del sistema di videosorveglianza di piazza Cavour. 

 

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico