Ancona, calcio all'arbitro nelle parti intime: un anno e mezzo di condanna

Ancona, calcio all'arbitro nelle parti intime: un anno e mezzo di condanna
ANCONA - Prima aveva subito un’ammonizione dopo una bagarre nata con un avversario, poi era scattata l’espulsione dal rettangolo verde per un doppio giallo rimediato...

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ANCONA - Prima aveva subito un’ammonizione dopo una bagarre nata con un avversario, poi era scattata l’espulsione dal rettangolo verde per un doppio giallo rimediato dopo degli insulti all’arbitro. Infine, alle parole avevano fatto seguito i fatti, con un calcio sferrato nelle parti intime del direttore di gara.


L’uomo, un 42enne di origine calabrese, era caduto a terra dolorante e la partita di calcio a sette che si stava giocando tra la squadra dell’Atletico Bellezza e Le Riserve era stata sospesa per dieci minuti. Il fischietto era riuscito a portarla a termine, ma una volta andato a casa – in preda a forti dolori all’inguine – era dovuto correre al pronto soccorso di Osimo e poi a quello di Torrette: due giorni di ricovero e quindici di prognosi, poi diventati oltre ottanta. Smaltito il dolore, l’arbitro aveva sporto denuncia contro il giocatore, un 35enne di Recanati con un passato in serie D nella Maceratese nel ruolo di centrocampista. Ieri, l’ex calciatore è stato condannato dal giudice Alberto Pallucchini a scontare un anno e sei mesi di reclusione, pena sospesa. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico