ANCONA - Quando giocava a calcio con la maglia della Biagio, della Vigor Senigallia della Recanatese e tante altre società tra serie D e Eccellenza, Michele Marinelli 48...
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«Lo scorso mese di dicembre dopo una serie di accertamenti mi hanno diagnosticato un ingrossamento dei linfonodi. Affrontare questa battaglia non è stato semplice, specie per le terapie, ma grazie all’aiuto della famiglia e dei tanti amici sono riuscito a venirne fuori. Ora va meglio, le indicazioni sono positive ma non per questo devo abbassare la guardia. Secondo i medici il fisico e lo stile di vita mi hanno aiutato nel percorso di guarigione».
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Il post pubblicato su Facebook ha ricevuto parecchi attestati di stima e in tanti hanno ricordato i tempi in cui giocava a calcio e si rimboccava le maniche. «Era il segnale che le cose non andavano per il verso giusto e c’era bisogno di uno scossone per venire fuori da quella situazione. Lo sport è palestra di vita, mi sento di dire a tutte quelle persone che stanno vivendo un’esperienza di questo tipo di non mollare di un centimetro, di rimboccarsi le maniche e guardare avanti anche per il fatto che l’aspetto psicologico gioca un ruolo fondamentale nel decorso di certe malattie». Oltre che giocatore Michele Marinelli è conosciuto negli ambienti sportivi marchigiani per aver vinto campionati con il Collemarino 98, con il San Biagio ma anche per aver allenato tante squadre come il Pietralacroce e la Giovane Ancona tanto per fare qualche esempio. Società che in queste ore si sono fatte sentire. «Sono rimasto sorpreso per i tanti attestati di amicizia che mi sono arrivati in questi giorni». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico