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ANCONA - La mappa dei bulli si arricchisce di una bandierina. L’ultima conquista è il parcheggio Stamira. I ragazzini terribili sono arrivati fino ai piedi del park di piazza Pertini.
Per lungo tempo si sono ritrovati in un sottoscala per bere, fumare, probabilmente drogarsi, dal momento che in mezzo a un mare di rifiuti - lattine di coca cola, bottiglie di birra e cartacce di snack - è stato ritrovato un bilancino di precisione, di quelli utilizzati dagli spacciatori per pesare al milligrammo lo stupefacente da smerciare. I responsabili li hanno filmati per giorni, grazie alle telecamere di videosorveglianza. Hanno notato che si riunivano sempre alla stessa ora, dalle 19 in poi. E alla fine li hanno colti in flagrante.
«Li abbiamo rimproverati e se ne sono andati: per fortuna non sono più tornati», racconta Stefano Sabbatini, direttore del park Stamira. L’identikit: «Avevano non più di 13 o 14 anni». Giovanissimi, dunque. Ma già sulla cattiva strada. «Droga non ne abbiamo trovata, ma di sicuro ne facevano uso: c’era una piccola bilancia, lì sotto». Come entravano? Semplice. «Uno si fingeva utente, scendeva le scale, apriva una porta di sicurezza e faceva passare gli altri. Si nascondevano lì sotto a bivaccare. Hanno sporcato tutto, abbiamo trovato dei graffiti sui muri, oltre a una caterva di lattine. Cercavano un luogo riparato, lontano da occhi indiscreti. Erano una decina, di sicuro tra loro qualcuno spacciava. Il problema - riflette Sabbatini - è che la città è abbandonata. Non ci sono locali aperti dopo una certa ora. Prima almeno c’era il calcetto, con il Covid è sparito pure quello e piazza Pertini è sempre più un deserto».
E dove c’è deserto, c’è degrado. Pensiamo al PalaVeneto. Nella pancia dell’edificio abbandonato si radunano adolescenti fuori controllo, come i tre che domenica pomeriggio hanno aggredito un giovane inseguendolo fino in via Novelli. Sul pestaggio choc, immortalato dallo smartphone di un residente, ha deciso di indagare la polizia. Si cercano indizi, testimoni. Prezioso potrebbe essere il contributo di un tassista che avrebbe avuto un faccia a faccia con il gruppetto di bulli in piazza Cavour. Volevano salire tutti insieme sulla sua auto, uno era a petto nudo. Insulti, minacce, poi se ne sono andati. Poco dopo, tre di loro sono stati visti inseguire un ragazzo disabile, accerchiarlo e picchiarlo. Che c’è dietro? Questioni di droga, probabilmente.
Via Veneto è in mano ai bulli.
Corriere Adriatico