I bulli sono dappertutto, un covo anche al parcheggio Stamira. Tassista minacciato dai baby teppisti

La polizia dà la caccia ai baby bulli
La polizia dà la caccia ai baby bulli
di Stefano Rispoli
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Mercoledì 11 Agosto 2021, 03:20

ANCONA - La mappa dei bulli si arricchisce di una bandierina. L’ultima conquista è il parcheggio Stamira. I ragazzini terribili sono arrivati fino ai piedi del park di piazza Pertini.

Per lungo tempo si sono ritrovati in un sottoscala per bere, fumare, probabilmente drogarsi, dal momento che in mezzo a un mare di rifiuti - lattine di coca cola, bottiglie di birra e cartacce di snack - è stato ritrovato un bilancino di precisione, di quelli utilizzati dagli spacciatori per pesare al milligrammo lo stupefacente da smerciare. I responsabili li hanno filmati per giorni, grazie alle telecamere di videosorveglianza. Hanno notato che si riunivano sempre alla stessa ora, dalle 19 in poi. E alla fine li hanno colti in flagrante. 
«Li abbiamo rimproverati e se ne sono andati: per fortuna non sono più tornati», racconta Stefano Sabbatini, direttore del park Stamira. L’identikit: «Avevano non più di 13 o 14 anni». Giovanissimi, dunque. Ma già sulla cattiva strada. «Droga non ne abbiamo trovata, ma di sicuro ne facevano uso: c’era una piccola bilancia, lì sotto». Come entravano? Semplice. «Uno si fingeva utente, scendeva le scale, apriva una porta di sicurezza e faceva passare gli altri. Si nascondevano lì sotto a bivaccare. Hanno sporcato tutto, abbiamo trovato dei graffiti sui muri, oltre a una caterva di lattine. Cercavano un luogo riparato, lontano da occhi indiscreti. Erano una decina, di sicuro tra loro qualcuno spacciava. Il problema - riflette Sabbatini - è che la città è abbandonata. Non ci sono locali aperti dopo una certa ora. Prima almeno c’era il calcetto, con il Covid è sparito pure quello e piazza Pertini è sempre più un deserto». 
E dove c’è deserto, c’è degrado. Pensiamo al PalaVeneto. Nella pancia dell’edificio abbandonato si radunano adolescenti fuori controllo, come i tre che domenica pomeriggio hanno aggredito un giovane inseguendolo fino in via Novelli. Sul pestaggio choc, immortalato dallo smartphone di un residente, ha deciso di indagare la polizia. Si cercano indizi, testimoni. Prezioso potrebbe essere il contributo di un tassista che avrebbe avuto un faccia a faccia con il gruppetto di bulli in piazza Cavour. Volevano salire tutti insieme sulla sua auto, uno era a petto nudo. Insulti, minacce, poi se ne sono andati. Poco dopo, tre di loro sono stati visti inseguire un ragazzo disabile, accerchiarlo e picchiarlo. Che c’è dietro? Questioni di droga, probabilmente. 
Via Veneto è in mano ai bulli. Ma non è la sola. E non è nemmeno quella messa peggio. Basta salire in via Scosciacavalli per rendersene conto. Qui frotte di ragazzetti scalmanati da mesi non danno pace ai residenti, tenuti svegli fino all’alba, specie nel weekend, da schiamazzi, musica a tutto volume, urla, bestemmie. A decine si riuniscono sotto un porticato per bere, sballarsi di marijuana. Il “gioco” preferito è lanciare mattoni: non è rimasto un solo muretto sano. Li hanno smontati pezzo dopo pezzo per coltivare il loro hobby. La mappa dei bulli ha confini sempre più estesi. L’ex Umberto I è un ritrovo abituale di teppistelli che tagliano le reti di recinzione per salire sul tetto del vecchio ospedale civico. Ai residenti che li rimproverano, mostrano le parti intime. E giù insulti. Altro luogo a rischio è piazza Malatesta, ripetutamente teatro di risse tra bande di giovanissimi. In vicolo San Marco, alle spalle di via Cialdini, la gente non dorme più per le comitive di ragazzi che fino a tarda ora bivaccano e - spesso è successo - si divertono a spaccare staccionate e muretti, lanciando mattonate sul tetto del parcheggio sottostante. Covi a rischio, finiti nel mirino della Prefettura che ha indetto per oggi il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica: si parlerà dei controlli speciali di Ferragosto, ma di sicuro verrà affrontato anche il tema dei bulli che sono tornati a far paura. 

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