ANCONA - Sì, viaggiare. Per un periodo o per sempre, dipende poi dal destino. Certo il futuro degli anconetani è in una terra straniera: lo dice il trend - in...
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Forse, è proprio Ancona che non attira più. Secondo i dati ottenuti dal consigliere comunale Marco Ausili (Lega-Mns) con un accesso agli atti dell’ufficio Anagrafe, nell’ultimo triennio l’8% dei giovani tra i 18 e i 30 anni hanno lasciato la città, 1.023 su 12.757, anche se in larga maggioranza sono rimasti in Italia: è comunque un segnale preoccupante dello scarso fascino del capoluogo, che peraltro contribuisce all’invecchiamento della popolazione. Ma anche loro, i “diversamente giovani”, rompono sempre più col passato, incluso chi sceglie di godersi la pensione in Sudamerica o ai Caraibi. Non a caso, tra le destinazioni preferite del 2018 ci sono l’Argentina (8%) e il Brasile (4%), mentre il 19% degli anconetani con la valigia ha optato per l’Inghilterra, il 13% per la Francia, il 10% per la Germania e il 9% per la Svizzera. Meno quotate la Spagna (5%), gli Stati Uniti e il Belgio (3%). Poi c’è il resto del mondo: un 22% dei migranti dorici che si divide tra i vari continenti.
La fuga all’estero è un fenomeno conclamato: dal 2009 nella nostra regione, come in Italia, gli espatri superano stabilmente i rimpatri, come non accadeva dagli anni ’60. Crisi economica, disoccupazione, necessità di guadagnare di più, ma anche pensioni sempre più povere: fattori che incidono sul fenomeno migratorio che nell’Anconetano è più marcato rispetto al resto della regione. La provincia dorica con le sue 1.259 partenze nel 2018 resta al primo posto, davanti a Macerata (932), Pesaro-Urbino (755), Fermo (476) e Ascoli (372). Su un totale di 3.794 marchigiani espatriati (45% donne), il 33% viveva nel capoluogo o in provincia. Tra l’altro, Ancona è il 9° Comune con più di 100mila abitanti per incidenza di emigrati, davanti a metropoli come Milano, Torino e Napoli. Considerando il solo territorio comunale, si sono trasferiti all’estero 1.121 residenti dal 2015 e 99 dall’inizio dell’anno: senza il lockdown, sarebbero stati anche di più. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico