ANCONA - Ha chiamato la centrale operativa del 118 raccontando che una sua amica aveva accusato un malore ma non era in grado di indicare il posto preciso dove la donna si...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
L’intervento
Una soluzione che ha dato modo al personale della Croce Gialla di Ancona e agli agenti della Questura intervenuti sul posto di individuare l’uomo proprio di fronte al Teatro delle Muse. Poliziotti e militi hanno potuto appurare che si trattava di un romeno di circa 40 anni che ha accompagnato i soccorritori in via Papa Giovanni XXIII la strada che da via della Loggia sale in direzione della Cattedrale di San Ciriaco. Poco prima della curva che conduce al secondo tornante, operatori della Croce Gialla, forze dell’ordine, guidati dal romeno, si sono addentrati lungo un sentiero che conduce proprio sotto le volte del viadotto all’altezza di piazza del Senato.
In mezzo ad una sorta di baraccopoli con tanto di mobili, pannelli in plastica, materassi e reti i soccorritori hanno individuato nella vegetazione la donna, una cittadina di origini romene di 34 anni, che peraltro si era costruita una sorta di capanna in stile paleolitico. Sorpresa dall’arrivo dei soccorritori, la donna ha rifiutato il trasporto in ospedale. Non è la prima volta che in via Papa Giovanni XXII viene scoperto un bivacco di questo tipo. Tempo addietro per rimuovere tutto quello che era stato accumulato fu necessario l’intervento di Anconambiente con un camion dotato di un braccio meccanico che venne posizionato in piazza del Senato.
Il pericolo
Il personale di Anconambiente venne scortato dagli agenti della Polizia municipale proprio a causa delle minacce ricevute dallo stesso personale da parte degli occupanti della baraccopoli. Una zona impervia da raggiungere e anche di pregio, sotto il duomo e affaccio sul porto.
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico