Ancona, badante morta e anziana ferita scoperte dal nipote dopo 2 giorni

Ancona, badante morta e anziana ferita scoperte dal nipote dopo 2 giorni
ANCONA - L’anziana era riversa sul pavimento della cucina, ferita e agonizzante. La sua badante in bagno, il corpo a terra in un lago di sangue, morta forse da due giorni....

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ANCONA - L’anziana era riversa sul pavimento della cucina, ferita e agonizzante. La sua badante in bagno, il corpo a terra in un lago di sangue, morta forse da due giorni. La scena, macabra e tragica, si è palesata ieri mattina agli occhi del nipote della proprietaria di un villetta di via San Gaspare 24, alle Brecce Bianche.

 

Era entrato, come suo solito, per far visita alla zia 91enne, assistita dalla badante romena, 61 anni. La prima donna che ha visto, appena varcato l’ingresso, è stata la vecchina sulle mattonelle della cucina. In un secondo momento è avvenuta la scoperta del cadavere della straniera, assunta solamente tre mesi fa dalla 91enne come sostituta temporanea di una sua connazionale, trasferitasi per l’estate in Romania.
  
In un primo momento, date le chiazze di sangue rilevate nell’appartamento, si è temuto che potesse trattarsi di una rapina finita male. Ora dopo ora, gli investigatori della Squadra Mobile, titolari dell’indagine coordinata dal pm Valentina Bavai, hanno ricostruito l’accaduto, disegnando il contesto in cui è maturata la morte della badante. Stando all’ipotesi più plausibile, la donna - Ana Anca - deve aver accusato un malore fulminante mentre si trovava in bagno. Un infarto o un ictus. Ma intanto, per non sottovalutare a priori alcuna ipotesi, la procura ha aperto un fascicolo per omicidio volontario, mossa che consentirà eventualmente di procedere ad altri accertamenti investigativi, non solo l’autopsia.
 
La perdita dei sensi ha fatta collassare a terra la badante, facendole sbattere il volto contro il pavimento. Ecco spiegata la pozza di sangue riscontrata dagli uomini guidati dal vice questore Carlo Pinto e dalla Polizia Scientifica diretta dal dottor Massimiliano Olivieri. Il decesso, stando ai primi rilievi del medico legale, risalirebbe a un tempo compreso tra giovedì e venerdì. Alcune ore dopo, l’altro incidente: la 91enne - che ha bisogno di assistenza giorno e notte e si muove con un deambulatore - è caduta in cucina, battendo il ginocchio, poi il viso e la nuca. Ha tentato di alzarsi per chiedere aiuto, trascinandosi verso alcune suppellettili che sono state trovate macchiate di sangue. La 91enne non è riuscita a lanciare l’allarme. Deve aver passato almeno mezza giornata, se non 24 ore, su quel pavimento. È stata trovata dal nipote, che è in possesso delle chiavi di casa, sotto choc e con un ingente quantitativo di sangue perso, anche a causa di una patologia che la costringeva ad assumere farmaci anticoagulanti. La donna è stata trasferita al pronto soccorso di Torrette in condizioni gravi, ma non è in pericolo di vita. La villetta di via San Gaspare è stata posta sotto sequestro così come il cellulare della romena. Non sarebbero stati trovati segni di scasso, né elementi che possano far presupporre una rapina: da casa, infatti, non manca niente.
 

Il pm ha aperto comunque un fascicolo per omicidio volontario a carico di ignoti, atto dovuto per procedere agli altri step investigativi. Il primo già domani, quando il dottor Marco Valsecchi eseguirà l’autopsia sul corpo della vittima. Era da poco al seguito della 91enne ma già nel quartiere si era fatta benvolere da tutti. Per un periodo aveva lavorato a Jesi, in un pasticceria. E in molti in via San Gaspare ricordano i suoi dolci. Doveva essere una delle sue ultime settimane con l’anziana, poi sarebbe tornata la badante titolare. Così Ana sarebbe potuta volare in Romania. Ad aspettarla c’erano la figlia e i suoi due nipotini. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico