ANCONA - Piccoli e grandi condividono la stessa trama d’incertezza. Identico si prospetta il percorso impervio che dovrà rianimare il vociare d’un asilo o...
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La sorte è altrettanto poco chiara per quei fanciulli, da tre mesi a tre anni, in cerca d’un posto all’asilo nido comunale: alla scadenza del 6 agosto sono arrivate 300 domande, che valgono solo per le nuove iscrizioni. I genitori dei bambini che già frequentano non devono presentarla: ne hanno diritto da un anno all’altro. Ma tutto è ancora avvolto nella nebbia sollevata dal timore che la pandemia riprenda vigore. E allora dei 540 posti sulla carta non si sa nulla: se saranno disponibili e dove. La Borini mette ordine tra priorità ed esigenze: «Abbiamo creato dei gruppi di lavoro per arrivare a stilare le graduatorie provvisorie». Gli elenchi seguiranno il principio del punteggio, dal più alto al più basso, e sulla base delle preferenze espresse per le diverse strutture comunali. Tuttavia è scritto, in evidenza, tra le righe dell’avviso d’iscrizione che «non rappresentano garanzia alcuna di assegnazione del posto, nemmeno per chi otterrà il punteggio più alto secondo i criteri indicati dal regolamento nidi d’infanzia». Chiarita la logica, la classifica verrà pubblicata, tra oggi e lunedì, per dieci giorni sull’albo pretorio online del Comune. Gli interessati potranno verificare il punteggio e così si arriverà alla lista definitiva.
Determinata, l’assessora continua a tracciare il solco entro il quale dare un senso a questa storia: «Lunedì sarà riunito un coordinamento pedagogico regionale per predisporre, anche con l’Asur, un protocollo».
Un unico atto d’indirizzo per tutti i comuni delle Marche. «La certezza - riprende il filo la Borini - è che gruppi di bambini, tutti senza mascherine, dovranno essere stabili e contingentati». Dovrà essere un’unica squadra, educatrice compresa, che non dovrà mai incrociarne altre. In nessuno spazio, in alcun luogo. Vale sempre l’avvertenza ribadita nell’avviso d’iscrizione: «Non sono ancora noti i criteri e le misure anti-Covid da applicare per l’organizzazione dei servizi 0-3 anni e che potrebbero comportare modifiche alla capacità ricettiva dei singoli nidi d’infanzia». In sintesi: «Non è possibile comunicare anticipatamente i posti disponibili per fascia d’età per le prime/nuove iscrizioni». Lo scorso anno, alla scadenza del 31 maggio, erano arrivate 375 domande per 266 posti/bambino. Ma allora non si viveva nella stessa trama d’incertezza. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico