Il piano dell'assessore Borini «Al nido? I bimbi in gruppi stabili e contingentati»

L'assessore Borini: «Al nido? I bimbi in gruppi stabili e contingentati»
L'assessore Borini: «Al nido? I bimbi in gruppi stabili e contingentati»
di Maria Cristina Benedetti
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Venerdì 21 Agosto 2020, 06:55

ANCONA  - Piccoli e grandi condividono la stessa trama d’incertezza. Identico si prospetta il percorso impervio che dovrà rianimare il vociare d’un asilo o la curiosità d’una classe. Resta un rebus tornare tra i banchi per 156 alunni delle medie dell’istituto comprensivo Pinocchio-Montesicuro. Per loro si cercano sei aule, ma è andato deserto l’avviso esplorativo scaduto ieri, e pubblicato dal Comune prima di Ferragosto, per affittare locali idonei a far lezione rispettando i protocolli di sicurezza, ed evitare così il diffondersi del Covid. A Palazzo del Popolo non s’arrendono all’evidenza di quel bando passato sotto silenzio. L’assessore alle Politiche educative Tiziana Borini aggiorna l’agenda in tempo reale: «Domani mattina (oggi, ndr) è già in programma un incontro per individuare soluzioni alternative. Noi ci abbiamo provato, soprattutto ci abbiamo creduto». Idee? «Ho bisogno di confrontarmi. Comunque vogliamo spazi in zona, per non creare problemi ai ragazzi, alle loro famiglie e non andare a gravare sull’altra emergenza che è quella del trasporto degli studenti». 


 
La sorte è altrettanto poco chiara per quei fanciulli, da tre mesi a tre anni, in cerca d’un posto all’asilo nido comunale: alla scadenza del 6 agosto sono arrivate 300 domande, che valgono solo per le nuove iscrizioni. I genitori dei bambini che già frequentano non devono presentarla: ne hanno diritto da un anno all’altro. Ma tutto è ancora avvolto nella nebbia sollevata dal timore che la pandemia riprenda vigore. E allora dei 540 posti sulla carta non si sa nulla: se saranno disponibili e dove. La Borini mette ordine tra priorità ed esigenze: «Abbiamo creato dei gruppi di lavoro per arrivare a stilare le graduatorie provvisorie». Gli elenchi seguiranno il principio del punteggio, dal più alto al più basso, e sulla base delle preferenze espresse per le diverse strutture comunali. Tuttavia è scritto, in evidenza, tra le righe dell’avviso d’iscrizione che «non rappresentano garanzia alcuna di assegnazione del posto, nemmeno per chi otterrà il punteggio più alto secondo i criteri indicati dal regolamento nidi d’infanzia». Chiarita la logica, la classifica verrà pubblicata, tra oggi e lunedì, per dieci giorni sull’albo pretorio online del Comune. Gli interessati potranno verificare il punteggio e così si arriverà alla lista definitiva. 
Determinata, l’assessora continua a tracciare il solco entro il quale dare un senso a questa storia: «Lunedì sarà riunito un coordinamento pedagogico regionale per predisporre, anche con l’Asur, un protocollo». 

Un unico atto d’indirizzo per tutti i comuni delle Marche. «La certezza - riprende il filo la Borini - è che gruppi di bambini, tutti senza mascherine, dovranno essere stabili e contingentati». Dovrà essere un’unica squadra, educatrice compresa, che non dovrà mai incrociarne altre. In nessuno spazio, in alcun luogo. Vale sempre l’avvertenza ribadita nell’avviso d’iscrizione: «Non sono ancora noti i criteri e le misure anti-Covid da applicare per l’organizzazione dei servizi 0-3 anni e che potrebbero comportare modifiche alla capacità ricettiva dei singoli nidi d’infanzia».

In sintesi: «Non è possibile comunicare anticipatamente i posti disponibili per fascia d’età per le prime/nuove iscrizioni». Lo scorso anno, alla scadenza del 31 maggio, erano arrivate 375 domande per 266 posti/bambino. Ma allora non si viveva nella stessa trama d’incertezza.

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