Assalto delle barche a Portonovo, impuniti i diportisti. Con i controlli scatta il fuggi fuggi, niente multa

Assalto delle barche a Portonovo, impuniti i diportisti. Con i controlli scatta il fuggi fuggi, niente multa
ANCONA  - Torna la nuotata di Mezzavalle. La manifestazione nata per «rimarcare il diritto dei bagnanti - come sottolinea il Comitato Mezzavalle Libera - a nuotare in...

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ANCONA  - Torna la nuotata di Mezzavalle. La manifestazione nata per «rimarcare il diritto dei bagnanti - come sottolinea il Comitato Mezzavalle Libera - a nuotare in sicurezza nella fascia di 300 mt dalla riva interdetta alla navigazione» si terrà domani.

 

Ma contestualmente si presenta di nuovo, e quest’anno ancor più dilagante, il problema delle imbarcazioni ancorate sotto costa, in particolare lungo la baia di Portonovo, come per altro segnalato proprio nei giorni scorsi al Corriere Adriatico da alcuni lettori, oltre che dal Comitato stesso. E per assicurare il rispetto delle regole sullo specchio d’acqua s’intensificano le attività di monitoraggio da parte della Guardia Costiera. Ma i furbetti del mare, con l’occhio sempre attento, non appena vedono spuntare le imbarcazioni della Capitaneria si affrettano a correggere la propria posizione. Risultato: più controlli, ma meno infrazioni elevate.

La contestazione


Ciò che rende più complicato il lavoro delle divise della Guardia Costiera è proprio il comportamento dei diportisti. «La contestazione deve avvenire quando le nostre unità intercettano le imbarcazioni nel momento dell’infrazione - spiega il comandante della Capitaneria di Porto, Donato De Carolis - altrimenti, se nell’avvicinamento il natante in difetto si affretta a correggere la propria posizione, diventa complicato poi entrare in un contenzioso». Dunque non è raro per la Guardia Costiera imbattersi in una fuga generale dalla sanzione quando i furbetti del gavitello intravedono in lontananza le imbarcazioni con lo scafo dalla banda rossa. 

Le infrazioni

Nonostante un forte incremento dei controlli (+70% rispetto al 2021) nel periodo tra 1 e 18 luglio, il confronto con l’anno passato registra una riduzione delle infrazioni elevate: in tutto 4 contro le 6 dello stesso periodo nell’estate precedente. In particolare i verbali emessi sono stati di tipo amministrativo per ordinanze balneari non rispettate (ad esempio il mancato utilizzo del corridoio di lancio o la navigazione in acque riservate alla balneazione), e per illeciti degli stabilimenti balneari. Quindi il mancato rispetto dell’ordinanza regionale sulla balneazione (irregolarità rispetto ai bagnini, presidi medici, bandiere di segnalazione). E poi una notizia di reato per demanio, ovvero occupazione abusiva di area demaniale.  Ma uno dei problemi da cui, poi, consegue anche il comportamento irregolare dei diportisti, è l’affondamento o la dispersione delle boe che segnano la distanza di 300 metri dalla riva delimitando l’area di balneazione. «Purtroppo a causa del maltempo ce ne sono diverse che mancano all’appello - afferma il comandante De Carolis - ne abbiamo fatto pronta segnalazione al Comune di Ancona, che ne è competente, e siamo in attesa che ripristino la segnaletica così da evitare possibili interpretazioni da parte dei diportisti poco attenti».

 

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Corriere Adriatico