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ANCONA Non si era fermato all’interno della frazione dell’Aspio, e già questo lo aveva fatto indispettire. Ma ha perso definitivamente la pazienza quando l’autista del bus si è rifiutato di tornare indietro, spiegandogli che la fermata non era stata prenotata e non poteva certo invertire il tragitto. A quel punto, è scoppiato il caos sul mezzo della Conerobus.
La ricostruzione
Il giovane, salito alla stazione di Ancona, era fuori di sé: si sarebbe avvicinato all’autista per affrontarlo a brutto muso, quindi lo avrebbe minacciato, afferrandolo per un braccio.
Violenza a pubblico ufficiale e interruzione di pubblico servizio
Tuttavia, il processo proseguirà dal prossimo 14 maggio per due reati perseguibili d’ufficio, la violenza a pubblico ufficiale e l’interruzione di pubblico servizio. Ieri in aula il giudice Antonella Passalacqua ha ascoltato uno dei passeggeri che viaggiava sul bus. «Il ragazzo era arrabbiato perché l’autista non si era fermato, anche se sapeva che scendeva sempre lì - ha riferito -. Ho sentito il frastuono, ma non ho visto se impugnasse il martello, che però era stato staccato dal suo posto. Tutti urlavano, è stato un caos».
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Corriere Adriatico