Prende la porta a testate e minaccia di morte la madre: dopo tante violenze lei disperata lo manda in carcere

I carabinieri hanno arrestato il 26enne
ANCONA - Botte, minacce di morte e insulti reiterati nel tempo. Sono queste le basi su cui si fonda l’ordinanza di custodia cautelare che ha portato in carcere un 26enne di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

ANCONA - Botte, minacce di morte e insulti reiterati nel tempo. Sono queste le basi su cui si fonda l’ordinanza di custodia cautelare che ha portato in carcere un 26enne di origine brasiliana accusato di maltrattamenti in famiglia. Sarebbe stata soprattutto la madre al centro delle angherie del ragazzo, arrestato dai carabinieri della stazione di Collemarino. Si sono attivati, coordinati dal comandante Giuseppe Colasanto e dal capitano della Compagnia Manuel Romanelli, dopo la denuncia sporta dalla vittima poco più di una settimana fa. Denuncia che ha fatto seguito all’ennesimo episodio di violenza perpetrato dal 26enne. 

 

 
Stando a quanto appreso, la madre gli avrebbe impedito di entrare in casa perché completamente ubriaco. Lui, pur di varcare la soglia dell’appartamento, avrebbe preso la porta a testate. Di lì, la decisione sofferta di rivelare anni di soprusi, sia fisici che morali. Il 26enne, al momento dell’operazione dei militari di Collemarino, era già sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di firma, conseguenza dell’arresto scattato il 18 gennaio, quando sulla Flaminia, ubriaco, aveva aggredito alcuni agenti della polizia locale con una cintura. Per quanto riguarda i maltrattamenti, il pm Marco Pucilli ha anche contestato un aggravante: quello di aver perpetrato alcuni episodi di violenza davanti al fratello ancora minorenne. Le violenze impartite dal 26enne sarebbero da attribuire alle richieste di denaro nei confronti della madre per acquistare droghe o alcool. 


Gli inquirenti contestano minacce del tipo: «Ti ammazzo», «adesso spacco tutto» e anche aggressioni fisiche. Non solo a mani nude, stando a quanto emerso, ma anche attraverso gli oggetti che capitavano a tiro dell’arrestato: alla madre avrebbe lanciato un telefono, un ventilatore e soprammobili. Il 23 gennaio, per l’ennesima volta, il ragazzo sarebbe tornato a casa ubriaco e la madre, spaventata, gli avrebbe impedito di entrare. Lui, quindi, avrebbe preso a testate la porta del loro appartamento. In quell’occasione, la vittima è anche finita al pronto soccorso, decidendo poi di sporgere denuncia nei confronti del figlio. Grazie alla velocizzazione delle pratiche per il “Codice Rosso” nel giro di pochi giorni è stata firmata l’ordinanza di custodia cautelare. 

 

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico