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ANCONA «Belli. Bravi. Ma ora servono manutenzione, controlli, iniziative e parcheggi». Tranne per un tratto, che prima di essere riqualificato deve attendere che il condominio porti a termine una serie di lavori di adeguamento sismico per i quali è stato richiesto il superbonus, il Comune ha finito di rimettere a nuovo gli Archi di via Marconi. Un restyling che ha raccolto il plauso dei commercianti della zona, ma che per non essere solo di facciata ha bisogno di uno scatto di qualità. Ci sono troppi negozi sfitti o poco caratteristici sotto il porticato ripulito. Serve altro perché gli Archi tornino ad essere un luogo davvero vissuto da tutti i cittadini, non solo dagli abitanti del rione, e non finisca per riempirsi di Kebab o fruttivendoli etnici. «Occorre convincere gli anconetani a rivalutare gli Archi – sostiene Paola Trevale di Archi Luce -. Sono un luogo unico, che si presterebbe moltissimo a diventare un centro commerciale naturale poiché è l’unico in città dove puoi passeggiare stando al riparo dalla pioggia».
La ricetta
Ma come si fa? Innanzitutto rendendo l’area più accogliente. «C’è bisogno di maggiore pulizia – dice Trevale -.
La spinta
Le iniziative, sostengono i commercianti, contribuiscono a tenere lontani sbandati a spacciatori e d’altro canto ad attirare investitori intenzionati ad aprire nuovi negozi. Si spera che la riqualificazione dia la spinta giusta perché sono ancora troppe le serrande abbassate. Ma il Comune cosa può fare? «Applichi incentivi fiscali a chi affitta a prezzi calmierati e alle attività commerciali di qualità», suggeriscono gli esercenti del posto. Servono però anche parcheggi. «Con il restyling di piazza del Crocifisso il quartiere ha perso diversi posti auto e molti altri ne perderà quando avranno finito di sistemare via Marconi – osserva Mondaini -. Il sindaco ci ha detto: non vi preoccupate che i parcheggi ci saranno. Se ci dicesse anche dove, staremmo più tranquilli».
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Corriere Adriatico