Ancona, i settanta anni della Cna Bora lancia un patto politica-categorie

La festa per i 70 anni della Cna
ANCONA - "Questa sarà la legislatura dello sviluppo. I prossimi cinque anni saranno basati sul patto tra politica e imprenditori". ...

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ANCONA - "Questa sarà la legislatura dello sviluppo. I prossimi cinque anni saranno basati sul patto tra politica e imprenditori".


La promessa arriva dal neo assessore regionale all’Industria Manuela Bora, la più giovane della giunta nominata da Luca Ceriscioli, dal palco della Cna di Ancona durante la festa per i 70 anni dalla fondazione dell'associazione di categoria.



Un anniversario, quello della Cna, all'insegna dei primi segnali di ripresa, confermati dai dati e cavalcati dalla politica. "C'è tanto da fare - ammette l'assessore Bora - lo dimostrano il livello di internazionalizzazione delle nostre imprese, ancora basso rispetto alla media nazionale, e i dati delle esportazioni dello scorso anno. Le imprese e le associazioni di categoria devono avere il coraggio di affrontare le sfide: avere il mondo come mercato di riferimento".



L’assessore riconosce poi la necessità di uno sportello unico regionale per le imprese e l'impegno per donne e giovani: "Ho nelle mie mani la priorità numero uno della nostra amministrazione, lo sviluppo, ma devo rispondere anche alla sfida generazionale".



L'invito al lavoro di squadra, lanciato da Bora, viene raccolto dal sindaco Valeria Mancinelli, che ne approfitta per togliersi qualche sassolino dalla scarpa: "Lavorare insieme è una soluzione non sempre praticata da tutti. Bisogna tenere conto che un'istituzione come il Comune ha leve limitate per muovere lo sviluppo, ma stiamo cercando di fare la nostra parte". Mancinelli porta ad esempio "i 4 milioni di euro all'anno che si possono far risparmiare sulla Tari, la tassa sui rifiuti, se si riuscisse a realizzare un'unica società di raccolta e gestione a livello provinciale. Molti ne hanno blaterato per anni, noi lo stiamo facendo". Il sindaco rivendica anche "l'apertura di cantieri per 40-50 milioni di euro, che faranno muovere l'economia". Al suo fianco, il presidente della Provincia, Liana Serrani, ha invitato a una più stretta coesione tra associazioni di categoria e istituzioni per "aumentare le opportunità di domanda delle imprese, risollevando fatturati e occupazione".





I padroni di casa, il presidente della Cna provinciale Marco Tiranti e il direttore Massimiliano Santini, hanno invece ricordato l'importanza del ruolo delle associazioni di categoria per le imprese del territorio. "Siamo ancora penalizzati dalle tre B - rimarca Santini - cioè banche, burocrazia e buoni propositi non mantenuti dalla politica". Il quadro economico, però, mostra la via d'uscita dalla crisi. I dati del Centro Studi Sistema della Cna sottolineano un progresso dell’attività produttiva, soprattutto nel terziario, la ripresa degli investimenti e l'alleggerimento delle sofferenze finanziarie e delle esposizioni bancarie. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico