Alix è morta dopo il parto della bimba, il dolore della mamma. In ansia per la neonata: è ancora in prognosi riservata

Alix è morta dopo il parto della bimba, il dolore della mamma. In ansia per la figlia: è ancora in prognosi riservata
ANCONA  - Ora non resta che pregare e affidarsi alla competenza dei professionisti del Salesi, nella speranza che almeno lei sopravviva a un destino crudele. I medici sono...

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ANCONA  - Ora non resta che pregare e affidarsi alla competenza dei professionisti del Salesi, nella speranza che almeno lei sopravviva a un destino crudele. I medici sono cauti ma al tempo stesso fiduciosi.

Parlano di «condizioni di stabilità» in un quadro comunque complesso, quello di una creatura di appena un chilo nata prematuramente, dopo 29 settimane e che, dunque, «richiede terapia intensiva, supporto respiratorio, regolazione della temperatura e una nutrizione speciale», come spiega il professor Virgilio Paolo Carnielli, primario della Terapia intensiva neonatale dove la bimba è ricoverata. 

 


Resta in prognosi riservata, assistita H24 dai medici e dagli infermieri della Tin, la bimba messa alla luce con un cesareo d’urgenza da Alix Rossi, la 25enne originaria di Civitanova morta a neanche un’ora dal parto all’ospedale regionale. Secondo i medici che l’hanno assistita al suo arrivo ad Ancona, giovedì sera, prima al pediatrico e poi a Torrette, trasferita dall’ospedale di Macerata, il suo cuore, debilitato dall’aggravarsi di una connettivite indifferenziata associata a un’artrite reumatoide, non ha retto allo sforzo.

Troppo grave la compromissione cardiorespiratoria. Resta da capire fino a che punto abbia inciso il Covid: la 25enne, che lascia un altro figlio piccolo, aveva contratto il virus a gennaio, ma non era mai stata ricoverata. Gli amici della famiglia sostengono che la sua non fosse una gravidanza a rischio, anche se negli ultimi tempi Alix era molto stanca, faticava a compiere gesti quotidiani, ad alzarsi dal letto, a fare le scale. La scorsa settimana si era rivolta all’ospedale di Macerata perché perdeva sangue dalla bocca. Di qui il trasferimento al Salesi, dove le è stata riscontrata una forte carenza di piastrine, probabilmente associata alla malattia di cui soffriva. L’équipe di specialisti messa in campo dall’azienda Ospedali Riuniti ha fatto il possibile per salvare la giovane mamma.

Lunedì mattina si è proceduto a un cesareo d’urgenza nella Utic di Torrette proprio perché il suo quadro clinico diveniva sempre più preoccupante. Ha dato alla luce la sua bambina, ora in prognosi riservata e stabile nella gravità della sua prematurità, poi è spirata. Il compagno Leonardo Gaudenzi, con cui viveva a Montegranaro, non si dà pace, come nemmeno la signora Patrizia Rossi Rondon, madre di Alix, che sta rientrando in queste ore dalla Colombia, il suo Paese d’origine: «Tesoro mio, vita mia, perché?» piange su Facebook, sommersa da un mare di condoglianze.

«Grazie a tutti, ma il dolore nell’anima è terribile», scrive. La famiglia valuterà se presentare un esposto alla Procura per ricevere risposte su una tragedia infinita e fare chiarezza sulle cause del decesso della giovane mamma, ma anche sul trattamento ricevuto per la malattia autoimmune di cui soffriva. Nel frattempo, i medici di Torrette e del Salesi hanno chiesto alla famiglia l’autorizzazione ad eseguire un riscontro autoptico interno. I funerali dovrebbero tenersi giovedì a Montegranaro. 

 

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Corriere Adriatico