Tre giovani morti sulla statale Adriatica Velocità elevata, fatale il colpo di sonno

Tre giovani morti sulla statale Adriatica Velocità elevata, fatale il colpo di sonno
ANCONA - Una pioggia leggera bagna i mazzi di fiori deposti ai lati della carreggiata, in corrispondenza del punto in cui nella maledetta notte tra sabato e domenica la Bmw di...

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ANCONA - Una pioggia leggera bagna i mazzi di fiori deposti ai lati della carreggiata, in corrispondenza del punto in cui nella maledetta notte tra sabato e domenica la Bmw di Mattia Bressan, 21 anni, si è scontrata con l’Audi su cui viaggiavano Giuseppe Babici e la fidanzata Francesca Traferri, entrambi 35enni. Sembra ancora di sentire il frastuono dello schianto e di vedere il groviglio di lamiere contorte in cui i tre hanno perso la vita, di rientro a casa dopo una serata passata a divertirsi come tante altre. 


I soccorritori del 118 non hanno potuto far nulla. L’impatto, come conferma la Polizia Stradale di Senigallia, è avvenuto a velocità molto elevata su un rettilineo della statale Adriatica, al confine tra Montemarciano e Falconara, dove il limite è fissato a 70 orari ma in pochi lo rispettano. Questo darebbe credito alla versione di un testimone, secondo cui il tachimetro della Bmw era fermo, dopo lo schianto, ad oltre i 100, mentre quello dell’Audi segnava una velocità più moderata. Ma è ancora molto presto per stabilire la dinamica che gli inquirenti stanno ricostruendo, soprattutto per capire quale delle auto ha invaso l’altra carreggiata. 


Sul salto di corsia ci sono varie ipotesi, ma quella più plausibile per la procura, che conduce le indagini con il pm Rosario Lioniello, è un improvviso colpo di sonno da parte di uno dei conducenti. Tesi confermata dall’assenza quasi totale di segni di frenata sull’asfalto, dove sono presenti solo alcune scalfitture. Troppo poco, al momento, per stabilire con certezza la dinamica del terrificante frontale. Informazioni utili arriveranno dai risultati degli esami del sangue che in questi casi vengono effettuati per legge per stabilire se i conducenti fossero sotto l’effetto di alcol o sostanze proibite. Ma dal momento che l’indagine non ha valenza dal punto di vista penale, non essendo purtroppo sopravvissuto nessuno allo spaventoso incidente, i rilievi saranno utili solo ai fini civilistici e assicurativi Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico