Ancona, abusò al Passetto dell’amica di 14 anni. Niente processo: percorso anti-violenza

Ancona, abusò al Passetto dell’amica di 14 anni. Niente processo: percorso anti-violenza
ANCONA Un progetto di messa alla prova, tra il volontariato e un percorso di recupero rivolto agli autori delle violenze di genere. È quanto varato dal Tribunale dei...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

ANCONA Un progetto di messa alla prova, tra il volontariato e un percorso di recupero rivolto agli autori delle violenze di genere. È quanto varato dal Tribunale dei Minorenni per il 21enne anconetano accusato di aver abusato sessualmente di una ragazzina nel luglio 2019 nel corso di una serata passata sulla spiaggia del Passetto

 


Il procedimento

Lei, all’epoca dei fatti, aveva 14 anni. Lui tre in più ed è per questo che il fascicolo è stato trattato dalla procura dei minorenni, che ha coordinato le indagini portate avanti sul campo dalla Squadra Mobile. Il giudice ha disposto una messa alla prova della durata di 18 mesi. In un anno e mezzo, il ragazzo dovrà portare avanti attività di volontariato, ma seguire anche un corso dedicato a chi commette violenze di genere. Se il giudizio della messa alla prova dovesse essere positivo, il reato verrà estinto.  Sulla nottata al Passetto, le versioni delle parti in causa sono state sempre differenti. Lei ha sostenuto di essere stata indotta a bere controvoglia un superalcolico dal sapore acre, forse vodka aromatizzata al limone, e poi di essere stata molestata da quel ragazzo che conosceva appena e più grande di lei di tre anni. Lui, difeso dall’avvocato Francesca Petruzzo, ha respinto la versione accusatoria, sostenendo di non averla costretta a fare nulla che lei non volesse davvero. Insomma, non ci sarebbe stata alcuna violenza. L’allarme era stato lanciato da un grottarolo di 40 anni, spaventato dalle urla della ragazzina. «Sono stata stuprata» le avrebbe detto, sotto choc. Era stato il 40enne a chiamare il padre della giovane e a innescare la catena dei soccorsi, piombati immediatamente al Passetto. La ragazzina, in lacrime, era stata portata al Salesi. Le molestie sarebbero avvenute nella zona della Seggiola del Papa, in una serata dove erano usciti - come in una comitiva - una coppietta, la vittima e il presunto molestatore. La ragazzina è stata assistita dagli avvocati Marina Magistrelli e Monica Clementi. 

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico