ANCONA- Un risarcimento di 300 mila euro. È il conto presentato ieri in udienza da madre e figlia, presunte vittime di Valer Lacatus, il 36enne romeno arrestato lo scorso...
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Una denuncia dove venivano riportati i fatti in cui erano incappate nelle settimane precedenti sia lei che la figlia per mano di Lacatus, recluso dal giorno dell’arresto a Montacuto e assistito dall’avvocato Mauro Paolinelli. Le vittime avevano fatto riferimento a un giaciglio nell’area perimetrale dell’ospedale, opposta alla zona parcheggi. Qui sarebbero avvenuti alcuni episodi di violenza. L’alloggio di fortuna, fatto di stracci e altri oggetti per dormire, era stato oggetto di sopralluogo da parte dei militari.
Lacatus deve rispondere anche di estorsione, avrebbe preteso dalla 40enne i soldi dell’accattonaggio. All’epoca imputato e parti civili si erano sistemati nelle aree abbandonate del nosocomio per non passare la notte sotto le stelle. Il processo che si è tenuto ieri non è l’unico legato all’ospedale di via Conca. Lo scorso dicembre è finita negli uffici della procura la denuncia sporta da una ragazza minorenne che ha puntato il dito contro un osimano di 43 anni. Lui l’avrebbe violentata quando entrambi erano ricoverati al Sert della clinica psichiatrica. Eseguendo la misura cautelare firmata dal gip, i carabinieri lo hanno arrestato poco prima delle vacanze natalizie per condurlo a Montacuto. Per l’episodio degli abusi il pm Irene Bilotta è intenzionata a chiedere il giudizio immediato.
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Corriere Adriatico