Il meteo mette i brividi, altra allerta. Il sindaco di Senigallia: «In zona rossa dormite ai piani alti»

Il meteo mette i brividi, altra allerta. Il sindaco di Senigallia: «In zona rossa dormite ai piani alti»
SENIGALLIA -  «Dormire ai piani alti» è il messaggio diramato dalla protezione civile alle 16.56 di ieri mentre il sindaco, preoccupato per gli argini, ha...

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SENIGALLIA -  «Dormire ai piani alti» è il messaggio diramato dalla protezione civile alle 16.56 di ieri mentre il sindaco, preoccupato per gli argini, ha convinto i residenti al piano terra delle zone più critiche a lasciare la casa per la notte. Un pomeriggio concitato quello di ieri quando è stato diramato un nuovo allerta meteo.

 

Poco prima delle 17 quindi sono partiti i messaggi per la popolazione iscritta al servizio fornito dalla protezione civile. «Pioggia fino a domani mattina – c’era scritto – allerta tutta domenica, per precauzione questa notte si consiglia di dormire ai piani alti». Più tardi sono passati anche i vigili urbani con i megafoni nei quartieri ad avvisare dell’allerta. Il sindaco era particolarmente preoccupato per gli argini. Già durante l’alluvione, inoltre, diversi sensori interni al fiume non hanno funzionato. La protezione civile è stata quindi disposta sui tre ponti per sorvegliare a vista il livello del fiume Misa.

Le situazioni critiche

I volontari si sono alternati su ponte di Vallone in strada della Chiusa, a Bettolelle e su ponte Garibaldi in centro. Come ulteriore precauzione il sindaco ha fatto censire le situazioni più critiche, di gente che abita al piano terra vicino al fiume, senza possibilità di accedere ad un piano alto. Circa 70 persone, la maggior parte delle quali ha accolto il suo appello e ha accettato di andare a dormire almeno per la notte appena trascorsa da parenti o amici. Il Coc è rimasto aperto. Gli argini che preoccupano maggiormente, dove sono già stati fatti dei sopralluoghi da parte del genio militare, sono quelli di Bettolelle e Molino Marazzana danneggiati dall’alluvione così come quelli del centro storico. Per gli alluvionati e non solo si è trattato di un’altra notte insonne per seguire gli aggiornamenti, con la paura che il Misa potesse di nuovo esondare. Timori anche per chi vive o abita a Cesano, dove gli argini del fiume non hanno presentato particolari criticità come il Misa.


 

 

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Corriere Adriatico