Ascoli retrocesso in Serie C: contestazioni e lancio di lacrimogeni davanti allo stadio

L'Ascoli retrocede in Serie C: non basta la vittoria con il Pisa. Decisivi i successi di Bari e Ternana
L'Ascoli retrocede in Serie C: non basta la vittoria con il Pisa. Decisivi i successi di Bari e Ternana
di Mario Paci
3 Minuti di Lettura
Venerdì 10 Maggio 2024, 01:10 - Ultimo aggiornamento: 12 Maggio, 09:47

ASCOLI Dopo nove anni, l’Ascoli retrocede nell’inferno della C e lo fa nel modo più doloroso possibile: vincendo di fronte a più di novemila spettatori (record stagionale di presenze). Purtroppo, però, i facili sospetti sul timore di una mancanza di impegno (per assenza di stimoli) di Brescia e Feralpisalò si sono rivelati fondati. Entrambe capitolano senza eccessiva resistenza di fronte a Bari e Ternana ben più assetate di punti rispetto a una squadra già ai playoff e l’altra retrocessa

.

L’Ascoli termina il torneo a pari punti con il Bari ma sconta gli scontri diretti a sfavore. In realtà non bisognava arrivare in questa condizione di classifica all’ultima di campionato, ma qui si entra nel campo del senno di poi di cui son piene le fosse in cui cade proprio il Picchio.

Le scelte sbagliate

In questi ultimi nove anni l’Ascoli aveva abituato i suoi tifosi a strepitose rimonte nei finali di campionato, ma i miracoli non si possono avverare sempre. La cocente retrocessione, infatti, parte da lontano: dalla scelta di non riconfermare l’allenatore Breda, i tre tecnici sulla panchina (Viali, Castori e Carrera), gli errori commessi sul mercato, l’incredibile serie di infortuni che hanno costellato la stagione dei bianconeri, culminata con l’infortunio del migliore della squadra: Pedro Mendes, autore del 40% delle marcature. E senza il suo bomber che segna, per l’Ascoli è diventato un supplizio tra pareggi e sconfitte. Senza i tre punti non ci si salva.

L’ultimo acuto

Di fronte a una disgrazia così pesante da accettare - che scatena l’ira dei tifosi a fine gara - con la contestazione alla squadra ma soprattutto al suo patron, Massimo Pulcinelli, invitato ad andarsene, la gara con il Pisa passa, purtroppo in secondo piano. I bianconeri vanno in vantaggio dopo dodici minuti con il capitano Botteghin, ancora di testa e ancora su calcio piazzato, l’unico modo per i bianconeri di segnare. Il Pisa a differenza di Brescia e Feralpisalò non dà assolutamente l’impressione di avere mollato e al contrario pareggiano con D’Alessandro. Ma a metà della ripresa passa in vantaggio di nuovo l’Ascoli con Rodriguez. Alla fine solo lacrime e contestazioni. Sacrosante. Questa retrocessione è una vergogna per la nostra città e per la storia che questa squadra porta intrisa nelle maglie.

ASCOLI-PISA 2-1

ASCOLI (3-4-2-1) Vasquez 6,5, Bellusci 6, Botteghin 7, Mantovani 6, Falzerano 5 (dal 19’ st Adjapong 6), Masini 6, Valzania 5 (dal 19’ st D’Uffizi 5,5), Zedadka 6 (dal 33’ st Celia sv), Caligara6 ( (dal 33’ st Giovane sv), Rodriguez 7, Nestorovski 5 (dal 19’ st Di Tacchio 6). All. Carrera 6

PISA (3-4-2-1) Nicolas 6, De Vitis 5,5 (dal 28’ st Veloso sv), Canestrelli 6, Beruatto 6 , Barbieri 5, Marin, D’Alessandro 7 (dal 41’ st Sala), Valoti 6 (dal 28’ st Mlakar sv), Arena 5, Moreo 5 (dal 19’ st Bonfanti), Torregrossa 5 (dal 28’ st Tramoni sv). All. Aquilani 5,5

ARBITRO Rapuano di Rimini 6

RETI 12’ pt Botteghin, 18’ st D’Alessandro, 22’ st Rodriguez

NOTE Ammoniti: Marin, Caligara, D’Uffizi. Spettatori 9.408 spettatori per un incasso di 99.285 euro.

Risultati volata salvezza

Ascoli-Pisa 2-1 (11' Botteghin, 53' D'Alessandro, 67' Rodriguez)

Bari-Brescia 2-0 (25' Sibilli, 57' Di Cesare)

Feralpisalò-Ternana 0-1 (26' Di Stefano)

Spezia-Venezia 2-1 (17' Idzes, 56' e 61' Esposito)

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA