ANCONA Assenteisti in Parlamento? Non i marchigiani. A un anno e mezzo dall’insediamento delle Camere nella XIX Legislatura, i nostri onorevoli si piazzano nel gruppo dei più ligi al dovere, facendo registrare percentuali di presenze in aula più alte rispetto a molti colleghi di altre regioni. Con i dati aggiornati al marzo 2024, la senatrice Elena Leonardi, coordinatrice di Fratelli d’Italia Marche, si conferma la stacanovista di casa, sfiorando il 100% delle votazioni con verifica del numero legale (99,9%). Per valutare il tasso di presenza in aula, infatti, si conteggia la partecipazione di deputati e senatori alle varie votazioni che si svolgono nel corso della seduta.
Le eccezioni
Prima di scendere nel dettaglio dell’attività parlamentare dei singoli onorevoli, va fatta però una precisazione: non tutte le assenze sono uguali.
Il podio
Al netto degli estremi, è la media generale marchigiana a far registrare buone percentuali. Nel podio dei più presenti, tallona la coordinatrice FdI e si guadagna la medaglia d’argento il senatore del Movimento 5 Stelle Roberto Cataldi, che ha partecipato al 98,2% delle votazioni, mentre il terzo posto se lo dividono l’ex commissario del Pd Marche Alberto Losacco, anche lui senatore, e il deputato della Lega Mirco Carloni, che ricopre anche l’incarico di presidente della commissione Agricoltura: entrambi centrano il 94,9% di presenze. Un discorso a parte va fatto per il senatore vicentino - eletto nel collegio Marche Nord - Antonio De Poli, che ha il ruolo di questore del Senato: il regolamento prevede che, come per presidente e vicepresidenti, non sia conteggiato nelle presenze come gli altri parlamentari. Questo perché oltre all’attività legislativa, si occupa anche di quella amministrativa: il questore è datore di lavoro in Senato per i dipendenti di Palazzo Madama. Per il resto, i nostri onorevoli si piazzano tutti sopra l’80% di presenze, tranne la segretaria regionale della Lega Giorgia Latini (77,2%) e il commissario di FI Marche Francesco Battistoni (77,9%). Diciamocelo: poteva andarci peggio.