Muore lo storico proprietario del palazzo, sfrattati a Urbino settanta inquilini: «Resisteremo in tribunale»

Muore lo storico proprietario del palazzo, sfrattati a Urbino settanta inquilini: «Resisteremo in tribunale»
Muore lo storico proprietario del palazzo, sfrattati a Urbino settanta inquilini: «Resisteremo in tribunale»
di Eugenio Gulini
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Domenica 28 Gennaio 2024, 08:18 - Ultimo aggiornamento: 17:44

URBINO A Trasanni di Urbino va in scena un dramma: più di 70 persone sono sottoposte a sfratto. Lo scorso dicembre sono stati notificati, da parte dell’ufficiale giudiziario del tribunale di Urbino, più di dieci sfratti esecutivi per morosità a famiglie residenti nell’intero immobile sito in località Trasanni già di proprietà dell’imprenditore edile Oddo Galluzzi ormai defunto.

Ci sono minori e invalidi

In concreto significa che più di 70 persone (tra cui numerosi minori e qualche infermo) rischiano di finire in strada, famiglie che da oltre quindici anni risiedono lì. «Una situazione veramente drammatica» evidenziano l’avvocato Federico Cangini del foro di Rimini, nonché consigliere comunale a Urbino del gruppo Urbino e il Montefeltro, e l’avvocata Martina Magi del foro di Urbino, i quali sono stati incaricati dalle stesse famiglie di tutelarle.

Gli avvocati invitano l’assessora alle politiche sociali, Elisabetta Foschi «a farsi parte diligente in questa dolorosa vicenda» promossa dagli eredi di Oddo Galluzzi.

Federico Cangini si augura che «si possano aprire delle trattative con tutte le parti in causa per evitare lo sfratto» anche se dubita «che le eventuali case popolari disponibili nel comune di Urbino siano sufficienti per arginare questo accadimento».

Udienza il 2 febbraio

All’udienza del prossimo 2 febbraio, presso il tribunale di Urbino, i legali depositeranno le opposizioni agli sfratti di queste oltre dieci famiglie. L’avvocato Cangini in attesa dell’udienza e della decisione del giudice ha consigliato ai suoi assistiti di fare domanda per un alloggio Erap (Ente regione per l’abitazione pubblica). A tal fine, si dovrà verificare se ci sono tutti i requisiti previsti dal bando comunale nel rispetto delle norme di legge e accertarsi del punteggio ottenuto e del posto in graduatoria.

«Se esistono i requisiti per potere ottenere un alloggio Erap, è indispensabile attivarsi subito - sottolinea il legale -. L’apertura del bando è di pochi giorni fa. Se invece si è nell’impossibilità di ottenere un alloggio Erap, è possibile sostenere l’inquilino nella ricerca di un alloggio privato utilizzando risorse economiche varie che lo Stato e i Comuni mettono a disposizione. Di fronte all’incremento degli sfratti e delle situazioni di emergenza abitativa – continua Cangini - risulta necessario condividere linee operative per garantire modalità omogenee e trasparenti nella gestione degli interventi e per facilitare il raccordo tra i diversi soggetti coinvolti, a tutela dell’interesse dei cittadini che si trovano a vivere questa difficile esperienza».

Il diritto all’abitazione

Un principio fondamentale è stabilito nell’articolo 47 della Costituzione che recita: La Repubblica “favorisce l'accesso del risparmio popolare alla proprietà dell'abitazione” e, pur se ci sono state sul tema sentenze della Corte costituzionale, «è doveroso da parte della collettività intera – conclude l’avvocato Cangini - impedire che delle persone possano rimanere prive di abitazione, il diritto all’abitare è un diritto riconosciuto al cittadino».

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