Montegiorgio, avvocatessa sparita
ma molti sono i punti da chiarire

Loriana Dichiara
Loriana Dichiara
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Lunedì 22 Febbraio 2016, 12:57
FERMO - Loriana, dove sei? E’ la domanda che rimbalza sui social network tra gli amici e i conoscenti di Loriana Dichiara, 56 anni, l’avvocatessa di Montegiorgio scomparsa ormai da otto giorni. Non un’eternità ma un lasso di tempo che comincia a far temere per il peggio e a dare sostanza alle preoccupazione della famiglia che fin dalle primissime ore si è attivata, esortando le forze dell’ordine a cercarla, per paura che le fosse successo qualcosa di grave.

Questa mattina si terrà un’altra riunione in Prefettura. Un vertice per stabilire come e dove continuare le ricerche della professionista visto che le pista di Camerino si è rivelata infondata (la donna segnalata non è Dichiara ma una del posto, molto somigliante all’avvocatessa). L’indagine, affidata dalla Procura di Macerata ai carabinieri e a cui collaborano tutte le altre forze dell’ordine, con l’ausilio di vigili del fuoco e volontari della Protezione civile che da giorni non si risparmiano, si sta concentrando sul computer, i contatti telefonici e alcune chat della donna. Un lavoro certosino per ricostruire contatti e amicizie e per cercare di capire cosa possa essere accaduto il 14 febbraio scorso, San Valentino, giorno della sua scomparsa. Ci sono diversi punti oscuri in questa storia, tasselli di un puzzle che gli inquirenti stanno cercando, anche con l’aiuto delle moderne tecnologie oltre che con gli strumenti di indagine classici, di chiarire.

Il primo aspetto che non torna è quel messaggio inviato domenica mattina all’amico con cui Loriana aveva appuntamento per un aperitivo. Appuntamento annullato per un mal di stomaco. L’uomo è stato ascoltato dagli inquirenti e la sua versione avrebbe trovato riscontri. Ma Loriana ha disdetto quell’appuntamento davvero perché stava male o era solo una scusa? Eppure, secondo mistero, domenica mattina l’avvocatessa era a Civitanova Alta. Alle 12.26 è transitata con la sua auto, una Fiat Punto grigio-marrone targata AZ139SX, appartenuta al padre e da qualche tempo, dopo la morte del genitore, in uso a lei, in una vita del centro. Passaggio catturato dalla telecamera di un market che si trova in zona e diffusa dai carabinieri. Nonostante fosse a Civitanova non si è presentata a casa della sorella che la aspettava per pranzo. E non l’ha avvisata. Se aveva davvero mal di stomaco, perché non disdire anche quell’impegno familiare ed evitare di creare preoccupazioni? Ci sono poi i due passaggi più oscuri di questa vicenda: il cellulare gettato nella cassetta delle lettere dell’ufficio postale di Civitanova Alta e ritrovato martedì e il prelievo di 50 euro effettuato domenica sera dalla donna alla Bcc, sempre a Civitanova Alta. Chi e perché ha gettato il telefonino? L’avvocatessa, qualcuno che casualmente l’ha trovato per terra e non sapendo che farcene l’ha infilato nella cassetta delle lettere o c’è un’altra pista? Ombre pure sul prelievo, effettuato, come testimoniano le immagini della telecamera della banca, da Dichiara: perché ritirare solo 50 euro? Cosa doveva fare con quei soldi? Da quel momento la tessera non è stata più utilizzata. Resta infine la testimonianza del commerciante che ha dichiarato di averla vista lunedì in due diversi momenti: la mattina e nel primo pomeriggio, quando a Civitanova Alta girano pochissime persone e la presenza di una bella donna come Loriana non poteva passare inosservata, ha spiegato ai carabinieri. Misteri, dubbi che alimentano l’angoscia dei familiari. Che hanno chiesto rispetto e si sono tenuti finora lontani dai media che hanno acceso da otto giorni i riflettori su questa storia.
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