Salta il confronto in tv tra Meloni e Schlein. «Soltanto quattro delle otto liste rappresentate in Parlamento hanno accettato l’invito di Rai a un confronto a due tra leader sulla base della forza rappresentativa. Per questo motivo, in assenza della maggioranza richiesta dall’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni, Rai ritiene di non poter programmare alcun confronto nei termini precedentemente proposti», si legge infatti in una nota di Viale Mazzini.
Confronti tv, la nota della Rai
«Il Servizio Pubblico - assicura la Rai - continuerà a garantire, come ha sempre fatto, il rispetto della Par Condicio nei notiziari e nei programmi di approfondimento con l’equilibrio e la correttezza riconosciuti dalla stessa Autorità».
Il duello previsto
Il confronto tv tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein aveva un format originariamente accettato dalle due leader di Fratelli d’Italia e Pd: un’ora di botta e risposta a due in onda dopo il tg di giovedì prossimo, moderate dal mattatore di Porta a Porta Bruno Vespa.
I paletti
Il faccia a faccia si sarebbe potuto fare solo se fosse stato accettato dalla maggior parte degli altri competitor alle Europee.
A cominciare dal Movimento 5 Stelle, con la presidente della Vigilanza Barbara Floridia che ha vergato una lettera all’Autorità per chiedere lo stop. Ma contrari a lasciare il palco tutto per Meloni e Schlein si sono detti pure Verdi-Sinistra, Azione e Italia viva, nonostante l’offerta della Rai di imbastire un giro di faccia a faccia successivi (da Conte versus Salvini a Tajani vs Renzi, con i numeri uno di M5S e Forza Italia che però hanno subito declinato).