Torino e Milan pareggiano 2-2 nell'anticipo serale della terza giornata del campionato di serie A.
I GOL
TORINO-MILAN MINUTO PER MINUTO
Mettiamola così: siamo all'inizio del campionato, ancora in fase di rodaggio, Kakà compreso. È questa l'unica motivazione a cui il Milan può aggrapparsi per cercare di giustificare il pareggio. Acciuffata a tempo scaduto grazie ad un rigore trasformato da Balotelli, sul quale i granata hanno protestato furiosamente. Nonostante il ritorno di Riccardino, tanto atteso dai tifosi quanto lontano dai ricordi che aveva lasciato, il Milan è in ritardo: di preparazione, di uomini, di 'famè. Ad un quarto d'ora dalla fine era sotto di due gol, e il Torino meritava quel vantaggio. Non un buon viatico per il debutto in Champions, tanto più che a Torino ha giocato sotto gli attentissimi occhi dell'allenatore del Celtic, Neil Lennon.
Dal canto suo il Torino può dire di aver non solo giocato alla pari con una 'grande', ma anche di averla sconfitta sul piano del gioco.
Detto questo, il Milan che fu stellare cerca oggi, con una certa fatica, di ritrovare un'identità calcistica al momento lontana. A Torino, complice anche un infortunio a Montolivo, Allegri è stato costretto ad affidarsi per tutta la ripresa a Poli e a Matri (subentrato a Robinho). La musica non è cambiata. I rossoneri hanno continuato a tenere il pallino del gioco senza mai incidere, mentre ogni ripartenza del Torino avrebbe potuto fare ancora più male di quanto non dica il risultato. Il gol nel finale di Muntari (43' st) è stato del tutto casuale: un tiro dal limite «sporcato» dalla difesa che è finito in rete lento lento, tra le proteste granata che reclamavano per un fuorigioco di Balottelli. Al di la delle proteste sui gol subiti, il Toro ha dimostrato sul campo di avere le carte in regola «per fare qualcosa di importante» in campionato, come aveva detto Ventura. È vero che i granata continuano ad essere una squadra tutto cuore. Ma quest'anno hanno un'ambizione: togliersi di dosso l'ingenerosa etichetta di provinciale. Il Milan, invece, è bene che corra ai ripari in fretta, altrimenti in Champions saranno dolori. A cominciare da mercoledì prossimo con il Celtic.
«A 5' dalla fine era persa. Sono stati bravi i ragazzi a crederci, ma è stata una brutta partita, contro un buon Toro che ci ha sorpreso in contropiede». A SkySport Massimiliano Allegri riconosce di aver riacciuffato un punto che sembrava. «Bisognava avere più pazienza nella gestione della palla. Addormentare il gioco. Loro davanti sono veloci e tecnici. Non è stata davvero semplice, ma il pari è meritato fino in fondo».
Kakà, alla prima con il Milan, al 25' della ripresa ha chiesto il cambio: «Normale, era tanto che non giocava, non si è risparmiato ed ha fatto un buon incontro dal punto di vista dell'intensità». «In questo momento siamo leggeri nella fase difensiva, ma tutta la squadra, non solo il reparto arretrato - ha aggiunto Allegri - Abbiamo poco tempo per recuperate, mercoledì contro il Celtic non possiamo sbagliare».
Torino-Milan 2-2
Torino (3-5-2): Padelli; Glik, Bovo, Moretti; Darmian, Brighi, Vives, El Kaddouri, D'Ambrosio (35' st Pasquale), Cerci 7 (31' st Larrondo, 48' st Farnerud); Immobile. All. Ventura
Milan (4-3-1-2): Abbiati; Zaccardo, Mexes, Zapata, Emanuelson; Montolivo (45' Poli), De Jong, Muntari; Kakà (dal 26' st Birsa); Robinho (13' st Matri), Balotelli. All. Allegri
Arbitro: Massa
Reti: nel st 2' D'Ambrosio, 26' Cerci, 42' Muntari, 49' Balotelli (rig.)
Ammoniti: Zapata, El Kaddouri, Poli per gioco scorretto, Glik per proteste
Spettatori: 26 mila circa