Juventus-Inter, Gagliardini suona
la carica: «Vogliamo il terzo posto»

Roberto Gagliardini
Roberto Gagliardini
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Venerdì 3 Febbraio 2017, 10:17 - Ultimo aggiornamento: 5 Febbraio, 20:10
TORINO - «Sarà la mia prima partita contro la Juve. A Torino per fare risultato e puntare al terzo posto». All'anagrafe, non ha neanche 23 primavere. E ancor meno le presenze in A: 17, fra Atalanta ed Inter, 3 consecutive dal suo arrivo (5 mettendo nel computo anche la Coppa Italia). 

Ma domenica sera, allo Juventus Stadium, il volto-copertina dei nerazzurri di Pioli nel derby d'Italia sarà Roberto Gagliardini, alla prima ufficiale contro Madama che lo ha conteso a Suning («Non lo so e non mi interessa, ora sono qui e voglio dare tutto per l'Inter») e pronto a pigiare sull'acceleratore, come negli ultimi mesi. «Quest'anno è stato particolare - ha proseguito l'ex orobico in conferenza -. Bene all'Atalanta, poi l'Inter, in un crescendo forse troppo veloce. Ora la Juve, la squadra più forte del campionato in una gara difficilissima, la mia prima tra l'altro contro i bianconeri. Ma noi abbiamo la convinzione di potercela giocare ad armi pari e di poter fare risultato». 

Gagliardini, come tutta l'Inter, ha, infatti, un obiettivo in testa: «Il terzo posto. E se vincessimo a Torino daremmo un messaggio al campionato, dimostrando di poter stare tra le prime 3- ha sottolineato-. La Juve è lontana, ma con Roma e Napoli ce la possiamo giocare. Dipende da noi e dagli scontri diretti, che ci potranno permettere di sorpassarle». 

Insomma, idee chiare per. E nessuna sorpresa per il suo impatto sul pianeta Inter, «perché sono sicuro dei miei mezzi e sapevo cosa potevo fare per la squadra. Giocando subito, poi, è stato più facile integrarmi». La giusta mentalità gliel'ha data Gasperini, con cui «ho cambiato la concezione del mio gioco, mettendolo al servizio della squadra - ha chiosato Gagliardini -. Pioli ha molte similitudini con Gasp, anche se il modulo con cui giochiamo è differente». Dal punto di vista personale l'imperativo è «crederci di più in zona gol» per il primo centro in serie A «e magari segnando il primo ne arriveranno anche altri». Per la squadra invece non sbagliare «l'inizio allo Juventus Stadium. Partire con la cattiveria giusta sarà importante per far capire che possiamo dire la nostra. Chi toglierei ai bianconeri? Bonucci, il difensore più completo tatticamente e tecnicamente. E Pjanic, il centrocampista più forte in Italia per qualità e mezzi».
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