FANO È durata oltre un’ora la videochiamata di cui è stato protagonista il presidente dell’Alma Juventus Fano Mario Alessandro Russo, collegatosi con la sala stampa del Mancini da Casagiove per un confronto coi rappresentanti della tifoseria e la stampa. Prima di concedersi alle domande della platea Russo ha ripercorso però non solo i passaggi salienti della vicenda che ha creato subbuglio e preoccupazione nella piazza di seguito alle dimissioni di Orciani, Gualandi, Alessandrini e Storoni ed al licenziamento del ds D’Agnelli, ma ha in pratica risposto agli interrogativi che i più ponevano sui social granata.
Gli obiettivi
A cominciare dal perché si fosse spinto ad oltre 400 km da casa per acquisire un club di calcio, ribadendo in tal senso di esser venuto a Fano con la «velleità di avere una visibilità sul territorio, per raggiungere degli obiettivi sia sportivi che imprenditoriali». Ha poi aggiunto di non demordere sul fatto che effettivamente gli possano ancora arrivare soddisfazioni su entrambi i fronti, dato che in questa sua seconda stagione fanese almeno i risultati sportivi sono ampiamente in linea con gli obiettivi grazie alla perfetta sintonia con mister Mosconi e squadra («un gruppo davvero eccezionale assieme a staff tecnico e sanitario»).
Gli sviluppi
Nel frattempo sono anche cominciati ad arrivare aiuti dalla città, sia come sponsor che con scambi merce, che spera possano essere forieri di ulteriori sponde. La sua speranza è che coi fatti si concretizzi pure il sostegno promesso dal Comune, nonostante il duro scontro sul progetto dei Militari. «Ho preparato le integrazioni richieste dalla Conferenza dei Servizi per farle protocollare in queste ore», ha annunciato al riguardo. La curiosità maggiore era comunque per le motivazioni dei clamorosi sviluppi societari, scatenati dal suo rifiuto di trattare la cessione coi proprietari del Cesena.