Dal tunnel senza uscita della ludopatia ad esempio di chi è riuscito a sconfiggere i suoi demoni: Niccolò Fagioli - centrocampista bianconero squalificato per 7 mesi dalla Figc nel caso scommesse - prosegue il suo percorso per sensibilizzare l’opinione pubblica ospite d’onore all’evento contro il gioco d’azzardo “Taxi 1729” a Torino.
«Ora sto molto meglio, un anno fa è stato il momento più difficile della mia vita. Ho cominciato a scommettere le prime volte quando avevo sedici anni, all’inizio era un gioco, poi pian piano è diventato una malattia. Pensi di saperne di più, ma poi capisci che essere calciatore non hai vantaggio. Prima di perdere il controllo mi piaceva proprio giocare, cercavo la dopamina senza saperlo. Poi mi sono reso conto che era una malattia, ci ho messo troppo tempo a chiedere aiuto. Non so dire il perché ho cominciato su quelle piattaforme illegali, poi ho continuato perché mi trovavo bene.