Ceccarini dopo vent'anni: «Ronaldo
e Iuliano? Era fallo per la Juve»

Ceccarini parla dopo vent'anni: «Ronaldo-Iuliano? Non era rigore, ma fallo per la Juve»
Ceccarini parla dopo vent'anni: «Ronaldo-Iuliano? Non era rigore, ma fallo per la Juve»
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Venerdì 6 Aprile 2018, 15:00 - Ultimo aggiornamento: 17:29
L'ex arbitro Piero Ceccarini parla in tv, per la prima volta in 20 anni, dell'episodio avvenuto nella sfida-scudetto tra Juventus e Inter del 26 aprile 1998 da lui arbitrata. In un'intervista a Premium Sport, Ceccarini spiega che la sua lettura immediata dell'episodio «è stata quella di uno scontro fisico di Ronaldo su Iuliano e non il contrario». «Il contatto tra Ronaldo e Iuliano non era rigore: il mio unico errore è stato non aver fischiato fallo a favore della Juve».

«Oggi, dopo che è passato molto tempo, confermo che quello che ho visto in campo corrisponde alla realtà delle cose, se si vuol parlare di un contatto fisico -sottolinea l'ex fischietto-. E arrivo a dire che il mio errore è stato quello di non aver dato calcio di punizione a favore della Juventus, perché il fatto di non aver fischiato ha fatto pensare che io abbia visto il fallo di Iuliano e non abbia voluto concederlo. Invece io ho proprio visto il contrario. Se fossimo stati nel basket sarebbe stato fallo di sfondamento di Ronaldo, che poi sono le parole testuali che dissi in campo a Pagliuca».

A chi domanda cosa sarebbe cambiato se ci fosse stata la Var, Ceccarini risponde: «In realtà la Var in quell'occasione c'è stata e mi meraviglia che nessuno l'abbia preso in considerazione o abbia fatto finta di niente: in diretta e durante il replay dell'episodio il telecronista di allora, supportato da Collovati e da Chiesa, ex arbitro, ha detto che non era calcio di rigore».

L'ex direttore di gara di dice ancora oggi «dispiaciuto di non aver potuto spiegare la mia versione subito dopo la partita» perché «gli arbitri vivono in un castello circondato da alte mura».
Poi conclude: «Vorrei metterci una pietra sopra, anche se penso non sia possibile. Per me il fatto che quell'episodio abbia fatto perdere lo scudetto all'Inter è un'interpretazione non veritiera: ho valutato quell'episodio in maniera pulita, cristallina e trasparente. I tifosi dell'Inter possono stare tranquilli, da parte mia non c'è mai stata malafede».
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