Ancona, il 7 giugno 2003 il tripudio a Livorno: 20 anni fa arrivò la seconda Serie A per i dorici

Ancona, il 7 giugno 2003 il tripudio a Livorno: 20 anni fa arrivò la seconda Serie A per i dorici
Ancona, il 7 giugno 2003 il tripudio a Livorno: 20 anni fa arrivò la seconda Serie A per i dorici
di Peppe Gallozzi
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Mercoledì 7 Giugno 2023, 15:49 - Ultimo aggiornamento: 16:08

ANCONA- Il 7 giugno è leggenda per l’Ancona, è Serie A e lo è per ben due volte. Nel 1992, con il pomeriggio di Bologna, e nel 2003, nella notte di Livorno. Proprio guardando a quest’ultima ricorrenza, nel ventennale di quell’1-1 all’Armando Picchi che sancì la seconda promozione nella massima serie dei dorici, i ricordi dei tifosi sono corsi inesorabili lungo i social. La rete di Daniele Daino (poi pareggiata da un gioiello di Igor Protti utile solo per le statistiche e la vittoria in classifica marcatori), l’esultanza sotto gli 8000 cuori biancorossi giunti all’Ardenza, il boato al Dorico che aveva riunito ventimila anconetani rimasti nel capoluogo, i caroselli, le sfilate, l’alba al Monumento ai Caduti. 

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Da sogno a realtà

Era il Cavaliere armato nato dall’intuito e dalla sagacia dei compianti Ermanno Pieroni e Gigi Simoni, una squadra capace di bilanciarsi sull’esperienza di big quali Scarpi, Maltagliati, Maini, Magoni, Schenardi e Ganz e di lanciare (o rilanciare) giovani di belle speranze come Daino, Antonini, Graffiedi e Tarana.

Era l’Ancona del sudore di capitan Russo, un gruppo che scrisse un’altra pagina indelebile per il club nato nel 1905 da uno scantinato di piazza della Repubblica. Undici anni dopo dalla stessa impresa targata Vincenzo Guerini e Massimo Gadda. Perchè la storia non lascia mai nulla al caso.


 

Tutti i protagonisti

E’ stata la cavalcata di tutti, anche di Degano, Dicara, Lombardi, Perovic (autore di gol pesantissimi, tra cui quello al Venezia al Del Conero alla penultima a tempo scaduto che regalò i tre punti), Robbiati ma anche D’Imporzano, Scaglia, Mussi e Luiso. Il Toro di Sora, partito a gennaio, marchiò comunque il blitz di Salerno (0-2) con una doppietta.

E poi Bolic, Cerioni, Gori, Mundula, Giacobbo, Peccarisi, Kalambay, Montervino, Budan, Passiglia, Roccati, Sarr e Pompei, quest’ultimo tragicamente scomparso nel 2018. “Quelli che non hanno età, se ne vanno in Serie A” recitava la maglietta celebrativa di allora. Memoria che sfidano l’avanzare del tempo e mettono i brividi. Oggi come allora. 

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