Zelig sbarca a Pedaso con “Open mic”, laboratorio trampolino per comici

L’autore Bozzo: «Cercavo le location, Cameli dell’Artistic Picenum mi ha chiamato e da lì è nato tutto»

Zelig sbarca a Pedaso con “Open mic”, laboratorio trampolino per comici
Zelig sbarca a Pedaso con “Open mic”, laboratorio trampolino per comici
di Chiara Morini
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Sabato 20 Gennaio 2024, 04:30 - Ultimo aggiornamento: 12:03

Zelig sbarca a Pedaso e lo fa con la tappa del centro Italia di “Zelig open mic”, laboratorio che di fatto è un trampolino di lancio per i comici che aspirano a calcare il palco del noto show comico. Tre le serate, oggi 20 gennaio (alle ore 21,30), il 24 febbraio, e il 16 marzo, rispettivamente semifinali e finale. Le serate, organizzate dall’associazione Artistic Picenum di Grottammare e volute dal Comune, sono in programma al teatro Valdaso.

Il format

«Ci saranno – spiega Martina Gasparrini, vice presidente dell’associazione e presentatrice della serata di oggi – otto comici partecipanti che si sfideranno a suon di battute». Si esibiranno nelle prime due serate, votati dal pubblico, e i migliori si sfideranno in finale. Pedaso, tra tutti quelli del tour 2024 di Zelig open mic, è il centro più piccolo: è insieme a Mestrino, in provincia di Padova, e altre città tra cui Roma, Cagliari, Pescara e Bari. Come mai lo storico autore di Zelig, Giancarlo Bozzo, abbia deciso di fermarsi a Pedaso, lo spiega lui stesso: «É stata una bella coincidenza, io cercavo luoghi dove portare lo Zelig open mic, Giuseppe Cameli presidente dell’Artistic Picenum mi ha chiamato e da lì è nato tutto». Da Milano, dunque, parte la “caccia” di nuovi comici in giro per l’Italia e se si trovino meglio in provincia o meno, Bozzo non si esprime. «Non posso dire una o l’altra – commenta – a Bari abbiamo trovato Checco Zalone, a Genova c’era Maurizio Lastrico, Geppi Cucciari è sarda. Quello che posso dire è che c’è molta possibilità per i nuovi comici». Una fetta di queste possibilità sicuramente la prende la stand up comedy. «Non è un fenomeno estraneo, anzi – prosegue Bozzo – e non si creda che sia estraneo all’Italia, perché fa parte della nostra cultura.

Quarant’anni fa la faceva Paolo Rossi e devo dire che la stand up comedy ha sollevato un mondo. Nel locale a Milano noi lavoriamo su tutta la comicità, dalla stand up comedy alla clowneria. Spesso i comici sono considerati minori rispetto ad altri generi, ma sono proprio loro che vedono il mondo con uno “sguardo obliquo”». E, in aggiunta, raccontano il mondo e come lo viviamo con un punto di vista carico di ironia.

Le serate

A Pedaso sono attesi comici dalle Marche e non solo, persino da San Marino, e tra i 16 che arriveranno tra oggi e il 24 febbraio, il vincitore della finale di marzo, salirà sul palco di Zelig. In ciascuna delle tre serate sono anche annunciati ospiti di “lusso”, con i quali i comici meno noti potranno confrontarsi: questa sera da Zelig arriverà Leonardo Manera, il 24 febbraio ci sarà Piero Massimo Macchini e per la finale, ancora da Zelig, sarà a Pedaso Giovanni Cacioppo. «A Pedaso – aggiunge Bozzo – ci sarò anche io, sempre, nei prossimi 45 giorni sarò sempre in giro tra le varie tappe dell’open mic, giro tanto a dispetto di coloro che dicono che a 70 anni non si può girare. La speranza è quella di trovare buoni talenti, ormai non faccio più provini, ma li metto alla prova direttamente con il pubblico. E dal 2020, in tempo di pandemia, ho iniziato una sorta di “mappatura” di comici che cresce sempre, finora sono a duemila».

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