Per la quindicesima volta l’opera “Tosca” di Giacomo Puccini riempirà, con la sua straordinaria bellezza, il Pergolesi di Jesi, chiudendo, venerdì 16 dicembre alle ore 20.30 e domenica 18, alle ore 16, la stagione lirica del Massimo jesino. Ancora una volta ascolteremo Floria Tosca che visse d’arte e visse d’amore, Mario Cavaradossi che racconta come lucevan le stelle e olezzava la terra, mentre davanti a Scàrpia tremava tutta Roma. È un gioco, serve per ricordare alcune pagine fra le più belle che Puccini scrisse mai.
La nuova produzione
Questa nuova produzione della Fondazione Pergolesi Spontini, con l’allestimento dell’Opera Theatre de Metz Metropole, esalta l’importanza di lavorare in sinergia per poter proporre recite di qualità assoluta. Nei saluti il sindaco di Jesi, Lorenzo Fiordelmondo, si è detto entusiasta per questa coproduzione ed anche per le novità affrontate, sino ad ora, in un periodo in cui l’affluenza del pubblico ha premiato le scelte fino ad oggi proposte: «E poi la creazione della scenografia, che nasce dalle nostre maestranze, dimostra la competenza e il “saper fare” dell’intera struttura».
Uno spettacolo intimo
Il regista Paul Emile Fourny ha voluto creare uno spettacolo intimo fra i personaggi più importanti, che muoiono di morte violenta nel giro di ventiquattro ore: «Ho messo vicino a ciascuno di essi un angelo custode, proprio per questo ed ho utilizzato proiezioni video che evocano metaforicamente i diversi luoghi della trama». Tosca sarà Francesca Triburzi, Cavaradossi Raffaele Abete, Scarpia Devid Cecconi, Angelotti Alessandro della Morte, il sagrestano Giacomo Medici, Spoletta Orlando Polidoro, un pastore Petra Leonori. L’Orchesta è la Filarmonica Marchigiana, il Coro Lirico è il “V.Bellini” di Riccardo Serenelli, i “Pueri cantores” D.Zamberletti di Macerata, maestro G.Luca Paolucci.