Vanessa Contucci, attrice marchigiana sul set di “Meglio di te”: «Ho capito il potere del perdono»

Vanessa Contucci, attrice marchigiana sul set di “Meglio di te”: «Ho capito il potere del perdono»
Vanessa Contucci, attrice marchigiana sul set di “Meglio di te”: «Ho capito il potere del perdono»
di Eugenio Gulini
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Lunedì 6 Novembre 2023, 03:50 - Ultimo aggiornamento: 7 Novembre, 08:03

Vanessa Contucci, attrice di Mercatello sul Metauro, sul set del film di Fabrizio Maria Cortese il “Meglio di te”, in uscita il 9 novembre con Maria Grazia Cucinotta, Vincent Riotta, Daphne Scoccia, Anita Kravos, Simone Montedoro, Giusi Merli, Mattia Iasevoli ed Elvira Cuflic.

 
Vanessa Contucci, cosa può dire del film?
«Questo film mi ha dato modo di rivalutare alcune forme di amore, di capire il potere del perdono e l’opportunità che ne deriva concedendolo. È un film che fortemente consiglio, un film che fa meditare sul vero valore e l’importanza dei rapporti».
Quale rapporto con le Marche?
«Sono molto legata ad Urbino in primis perché è stata la città che ha dato luogo al mio primo respiro. Ebbene sì sono nata in una tra le prime città d’arte e cultura d’Italia e ne sono orgogliosa. Fiera delle mie umili origini che mi hanno forgiata e dei valori intrinsechi che mi porto in giro per il mondo, inutile negarlo scorre nel mio sangue anche l’indole marchigiana».
Ricordi dell’infanzia?
«Ho trascorso l’infanzia tra le campagne dei miei cari nonni, coccolata dal loro amore perché i miei genitori erano troppo impegnati nei lavori stagionali, ma io, felicissima di rifugiarmi nel paesello mercatellese dove, ancora per merito della mia incoscienza dettata dalla mia giovane età, non capivo il privilegio di rifuggire dalla superficialità e dai ritmi di vita più cadenzati che contraddistinguono le città. Per cui sono felice di poter dire di essere cresciuta a contatto con l’aspetto genuino delle mie campagne marchigiane, tra la spontaneità dei paesani ed i loro sentimenti semplici».
Cosa le è rimasto di quel periodo?
«Sono stata una bambina serena anche se a volte spaventosamente troppo riflessiva su alcune tematiche che forse avrei dovuto coltivare negli anni a venire. Crescendo sentivo il dovere di esprimere quel mondo interiore».
Poi, il trasferimento a Roma.
«Qui ho iniziato un percorso di formazione. Per ben 3 anni è stata la città che mi ha ospitata e dove ho potuto coltivare le mie doti artistiche ancora da raffinare. Il mio amore per la recitazione si è affacciato con il mio primo ruolo capitato un po’ per caso senza aver mai fatto esperienze vere di cinema, e da quel momento di tutto sono stata incerta tranne del fatto che avrei voluto far quello: affrontare il misterioso mondo del cinema».
Difficoltà?
«Un percorso non sempre facile, fatto di alti e bassi e di grande forza di volontà, soprattutto quando dicono “devi crederci”; mai come durante quel processo ho potuto capire così bene quella frase».
Nel film di Cortese, una produzione Rai Cinema e Orangemedia, “Il meglio di te”, ricopre il ruolo di Veronica.
«Un tratto simpatico della creazione del personaggio è stato quando, leggendo e scoprendo dalla sceneggiatura che Veronica fosse una pittrice, Beatrice Pelliccia, mia insegnante e amica, mi disse di prendere in mano tele e pittura per avvicinarmi al personaggio, così oltre a creare un legame con esso ho riscoperto una forma d’arte alla quale tutt’oggi continuo ad affacciarmi».
 

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