Sollini e Barbatano, suggestioni a quattro mani al pianoforte nel nuovo Cd dedicato a Saint-Saën

I pianisti Marco Sollini e Salvatore Barbatano
I pianisti Marco Sollini e Salvatore Barbatano
di Fabio Brisighelli
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Domenica 27 Marzo 2022, 09:20

ANCONA - Marco Sollini e Salvatore Barbatano, entrambi pianisti, sono da anni, com’è noto, gli indomiti alfieri del festival “Armonie della sera”, che nato a Ponzano di Fermo organizza concerti di fascino nelle località più suggestive delle Marche e di fuori. Ma Sollini e Barbatano sono altresì ben conosciuti e apprezzati come pianisti di alto livello, sovente impegnati insieme in esecuzioni realizzate a quattro mani. In questa consolidata loro prassi esecutiva si può dire che non temano confronti. 

 
La casa discografica
Ce lo attesta, buon ultimo, l’ultimo loro Cd uscito di recente per la casa discografica Da Vinci di Osaka (in distribuzione internazionale) e dedicato a brani scelti del compositore francese Camille Saint-Saëns (Parigi 1835 - Algeri 1921), dal titolo (in inglese): “Camille Saint-Saëns - Complete Works for piano 4 Hands”, registrato nell’agosto dello scorso anno nella culla delle “armonie” serali, la Chiesa S.Maria di Ponzano di Fermo. La scelta di quest’eclettico compositore (anche pianista e organista, e molto attivo come concertista), aperto al nuovo e alla valorizzazione della musica strumentale (lui che pure è autore di una celebre opera lirica in francese: “Samson et Dalila”), energico all’occorrenza nell’espressione romantica ma “francese” nello spirito, consente alle nostre “quattro mani” pianistiche di rendere la variegata emotività espressiva del musicista con una proprietà encomiabile di assonanza esecutiva d’insieme, nei nove pezzi che compongono la presente registrazione.


L’incipit
Già l’incipit all’insegna del Duettino in solo minore, di un “esprit de finesse” cantante, evidenzia da subito vibrazioni incrociate di seducente spazialità sonora; poi si trascorre alle (otto) “Variazioni su un tema di Beethoven”, (con tanto di fuga aggiunta), tratte dal terzo movimento della Sonata in mi bemolle maggiore op.31 n.3: una scrittura brillante e di ampio fervore ritmico che denota un incessante esercizio di bravura da parte dei due esecutori; a seguire, una “Danse macabre” nata come “chanson” e successivamente divenuta poema sinfonico, ispirata a una parodistica ballata di Goethe: nessuna suggestione demoniaca, ma un decorso ammiccante e spiritoso, reso dalla coppia Sollini-Barbatano in un rimando continuo di virtuosistico confronto strumentale.

La straordinaria intesa alla tastiera da parte della coppia si riproduce nei pezzi successivi con l’esatta precisione dello spirito di ciascuno di essi (ora romanticamente ispirati, ora finanche al ritmo festoso di marcia militare), fino al famoso “Le Cygne” (Il Cigno), penultimo brano dei quattordici che costituiscono “Il carnevale degli animali”, una divertente galleria di caratteri animaleschi ed umani: trasognato all’inizio, quindi rispondente a un disegno alato di evoluzione della danza. Bravissimi i due esecutori, dunque, e ottima la spazialità sonora della registrazione.

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